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Lasciò cadere la brocca d'acqua,
mostrando nel volto incantevole
Il disappunto per aver perduto il sogno.
Penso'alla fine della memoria,
al tempo reinventato dalle sue mani,
dove poter fermare retaggi antichi.
Sollevò la sua gonna,
mostrando gambe slanciate,
caviglie esili di gazzella che le avrebbero
permesso di intraprendere il viaggio,
senza paura dell'ignoto.
Quel seno superbo dai piccoli capezzoli ambrati,
così prorompente da togliere il respiro,
rubato per amore dallo sguardo,
gli occhi intensi che come scintille
disegnavano scenari sconfinati.
Concesse il suo corpo,
profanato da mille amplessi,
perché purificato potesse dare splendore,
alla vita dimenticata.
Si lasciò cadere, stanca da tanto rincorrere,
tra la fanghiglia frammista a foglie marce,
in un autunno dai melanconici
movimenti di rugiada.
Oltre la morte! | 
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Eolo |
23/10/2016 22:33 | 1677 |
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