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Non è la morte che mi fa paura,
perché la legge della vita umana,
prevede come epilogo il trapasso,
il quale, arriva spesso all’improvviso.
Non è la morte che mi fa paura,
ma il Tempo, col suo moto imperituro,
che travolge ogni sorta di barriera:
la storia, la politica, gli amori,
i vizi, i sogni, l’odio, l’arrivismo,
la droga, il sesso, l’oro ed il razzismo,
compresa la protervia del mortale
e tutto ciò che in questo mondo è vita ...
non sono che ridicoli espedienti
per impegnare a fondo l’esistenza.
I nostri sacrifici e le speranze
per prendere possesso di qualcosa,
un giorno svaniranno nella nebbia
che avvolge l’universo del passato.
I beni materiali come: ville,
gioielli, quadri, fabbriche, natanti
e ciò che, adesso, indica ricchezza,
andranno ad altri ... come da copione ...
La ruota inarrestabile del Tempo
pian piano annienterà la mia famiglia,
i figli, i nipotini e i pronipoti,
in una sorte di flagello umano
che tutto annulla senza lasciar traccia!
La Vita è una fantastica avventura,
...non mi spaventa l’ombra della morte
...è solo il Tempo che mi fa paura!
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Come in ogni cosa tutto finisce ed anche la vita umana, prima o poi, cesserà di essere! Il tutto per annullare la nostra esistenza nella quale abbiamo investito tutte le risorse umane per la sopravvivenza naturale durante il nostro ciclo vitale. Gli uomini non capiscono che l'esistenza ha un limite e si innalzano incontrollatamente in un circuito di boria e di possesso come se loro fossero gli unici al mondo benedetti dalla sorte. Pazzi, siamo tutti attori di una commedia che al termine dobbiamo lasciare per far posto agli altri.» |
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