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| C'è un pensiero fisso che rapisce i giorni
dove la realtà ha sbiaditi contorni,
in me muta dirompente un desiderio
che mi fa felice condottiero.
Nel mio paese non esiste falso o vero
nell'aria c'è un rispetto che timbra ogni contesto,
tutti pronti a dar l'esempio e remare a tempo
dove l'ignoranza non trova nutrimento.
Da cima a fondo la politica è d'esempio
pronta e servizievole per gli ultimi
e non bada mai al suo conto,
si toglie fino all'ultimo centesimo
e la mandria che bivacca è nell'erba più gustosa e verde.
Oh com'è bello il mio paese
che con la corruzione non ha intese!
Tutto preciso e tutto perfetto
il potere è una risorsa che dà l'esempio,
non c'è lucro e non c'è approfitta- mento
è solo un servizio un vero ideale di progresso.
Non c'è mafia e non c'è prevaricazione,
le mani in pasta solo per fare il pane
e tutti uguali di fronte ai doveri:
non ci sono privilegi né sfruttati.
Sono un paradiso le città del mio paese,
la sicurezza non è un problema
puoi lasciar la porta aperta anche di sera,
dove saluto e cordialità non è di maniera.
Com'è solidale il mio paese anche fra le masse,
tutti uniti e giudiziosi pronti a servire
e nelle fabbriche non ci sono rancori,
i diritti sono sacri, giusti e inviolati.
Non c'è guerra di religione e non ci sono offese
tutti per uno e uno per tutti senza pretese,
mentre chi più ha non fa il papero- ne
ma si mette a servizio delle umili persone.
Non c'è violenza e le donne non son violentate,
loro sono la fonte della vita e dell'unione
e come persone sono una ricchezza da non dissipare:
portano idee e sostanza in ogni angolo del focolare.
Com'è bella la campagna e la periferia del mio paese
ogni angolo è un giardino fiorito, pulito e risplendente,
dove i figli scorrazzano liberi senza timore
non c'è sporcizia nessun male- odore;
il mio paese è il regno inconfondibile dell'amore. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«Un po' di satira, un po' d'incoscienza e un po' d'illusione, ma come è bello il mio paese... quello sognato naturalmente, quello reale ...» |
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