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Le tre e trentasei
del ventiquattro agosto,
un terremoto immane
ha raso tutto al suolo.
Duecentonovantaquattro
le vittime accertate
e circa quattrocento
feriti in ospedale.
Tantissimi bambini
son morti sotto il crollo
insieme con i nonni
e i loro genitori.
Dolore tra i parenti
scampati alla sciagura,
il lutto strugge il cuore
per questa gran sventura.
Quel sisma maledetto
non vuole addormentarsi,
ci gode nel vedere
le lacrime di pianto.
I centri più colpiti
son quelli di Amatrice,
Accumoli, Arquata
e Pescara del Tronto.
Si vive nelle tende,
si dorme poco e male,
il peso del dolore
si sente sulla pelle!
Famiglie ormai distrutte
che cercano con forza
di rispettar la vita
unendosi nel dramma.
E’ triste nel vedere
paesi rigogliosi
ridotti ad un ammasso
di lutti e di macerie!
L’orgoglio della gente
vissuta onestamente,
esprime nello sguardo
la fede e la speranza.
La prima settimana
è stata martoriata
da ben tremila scosse
gravose e sussultorie.
La piaga del dolore
attende con angoscia
la fine del tormento
per ritrovar la pace.
Le scene del disastro
son state divulgate
in tutti i continenti
con eco solidale.
Per giorni, giorni e giorni,
sulle televisioni
è stato evidenziato
lo strazio del disastro.
Montagne di rovine,
di case senza vita,
amori e dolci affetti
perduti per il sisma!
Speriamo che la vita
riprenda lentamente
per dare una speranza
a chi n’è uscito vivo.
...... ... ...
.
Un “Grazie” doveroso
a quei soccorritori
che si son prodigati
con l’anima e col cuore!
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Un dramma che ha distrutto famiglie intere, bambini sepolti sotto le macerie, coi loro nonni e genitori, un cataclisma che ha lasciato il segno nel cuore del mondo. Dolore, lutto, tormento di coloro che sono riusciti a salvarsi, la solidarietà, come sempre, ha preso il via per riportare un po' di serenità in queste popolazioni così tanto colpite nella loro storia e nella loro intimità domestica. Quando avvengono questi terremoti così violenti portano distruzione e morte, preghiere si sono levate sulle tante vittime innocenti, con l'augurio che mai più debba ripetersi una tale sciagura.» |
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