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“Lo so che sei sposato ed è per questo
che cerco di sedurti sessualmente,
perché tu vuoi restare un uomo onesto
ma sei di carne, quindi, certamente,
o prima o poi, ... io ti porto a letto!
Noi stiamo tutto il giorno in questo ufficio
e tu mi tratti sempre con rispetto,
lo vedo che per te è un sacrificio
resistere al normale desiderio
di possedere una gran bella donna,
perché non cedi a un piccolo adulterio?
Se vuoi mi tolgo subito la gonna
così possiamo fare qualche approccio,
avanti su, non dirmi che son sciocca,
non stare lì con l’aria che ti scoccio ...,
su vieni, dammi un bacio sulla bocca! ”
Roberto la guardò incuriosito,
ma non provava voglia di baciarla,
perché l’orgoglio d’essere un marito
onesto, ... le rispose: “Senti Carla,
io son sposato solo da tre mesi
e sono innamorato di mia moglie,
non voglio che poi nascan malintesi!
Tralascia queste tue focose voglie
e, poi, mia moglie Barbara è tua amica
se viene a sospettare qualche cosa
diventa la più acerrima nemica
e si rifiuta d’esser la mia sposa!
Siam sempre stati ottimi colleghi,
non dare nessun seguito alla scena
e scusami per questi miei dinieghi,
non voglio alcun ambiguo retroscena!
Ritorna al tuo computer senza fare
i soliti messaggi sulla posta
con quell’invito assai particolare,
perché non ti darò la mia risposta! ”
... E Carla si rimise a lavorare,
però gli inviava sempre quei messaggi:
“Perché, perché m’hai fatto innamorare,
mi sono fatta pure i tatuaggi
vicino a quella ‘cosa’ che non vuoi,
se invece li ammirassi ... c’è il tuo viso
vicino al mio e fisso gli occhi tuoi,
sembriamo due amanti in paradiso! ”
Roberto non voleva farle male,
però neppur tradir la sua consorte
e letto quel messaggio sensuale,
s’alzò e, con un tono alquanto forte,
le disse: “Siamo soli in questa stanza,
io sono il direttore generale
e tu la mia assistente, la distanza
dei ruoli mi costringe alla morale ...!
In genere è il datore di lavoro
che mira a posseder la segretaria,
ma io ci tengo molto al mio decoro,
non voglio alcuna storia secondaria.
Ci conosciam dal tempo della scuola,
tra noi c’è una bellissima amicizia,
sei sempre stata un’ottima figliola,
adesso ti è scoppiata la malizia
di farmi tuo in modo passionale,
ravvéditi, perché l’infatuazione
è brutta, ti costringe a stare male,
perciò rinuncia a questa ostinazione! ”
... Rispose Carla: “Sono sempre stata
vicino a te, ma tu non lo vedevi
ch’io ero follemente innamorata
e col tuo cuore non ti concedevi!
Volevo esser tua per una volta!
...Quel giorno in chiesa che ti sei sposato
ho pianto, mi sentivo assai sconvolta,
avevo il cuore a pezzi, martoriato!
...Adesso te lo chiedo per favore
e questo non ti costa un sacrificio ...,
vicino a te ... mi batte troppo il cuore,
ti prego Roby, ... càmbiami l’ufficio! ”
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Quando si nutre un'attrazione fisica tremenda per una persona e questa non risponde in modo adeguato alla passione, allora subentra la sofferenza fisica che diventa un tormento finché la persona suddetta non cede alle sue lusinghe d'amore. In questo caso l'uomo è fedele alla moglie, e l'assistente che è da sempre innamorata patisce una sofferenza indicibile, alla fine si vede costretta a non starle più vicino per non continuare a soffrire i patemi della carne.» |
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