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Dove la luna si vede a stento sul lembo di terra
Ponente giace in attesa del mattino
tra le fronde d’un vecchio e triste albero.
Nel ventre, leggera brezza primaverile
nelle orecchie ode il chiacchiericcio arrabbiato delle foglie,
nel sangue poca linfa e timidi germogli
e sui piedi si loda con un vecchio stivale.
Ruvido in superficie, tra tronco e corteccia
al vento si lamenta l’albero assetato
di bolla d’aria nei vasi,
e rumoroso scrocco di foglie secche.
Nel animo sgomento e siccità
chiacchiere vuote e povertà
ma si accende un piccolo lampo negli occhi,
quando intento a volteggiar
vide un solo ramo, di verde rigoglioso.
Tra il vento caldo di Ponente
vecchio e fertile albero
si sciolse nel pianto ... |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«Dalla finestra di casa mia vedo un albero vecchio . L'altro giorno il temporale ha sfaldato un bel po di rami e non so perché ho associato l'immagine di quel albero con l'italia degli ultimi anni. Volevo incorporare anche la canzone Paese mio dei ricchi e poveri ma non ci sono riuscita» |
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