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Domani risplenderai ancora
e fra quelle albe addormentate
potrai abbracciare i sogni
con le stelle a fare da cornice
sul bordo incompiuto della luna
Nessuno potrà sbiadire i passi
segno dopo segno verso il cielo
perché anche le nuvole giocano
come ricamo di un vago respiro
a prendere le forme del vento
E così ogni giorno ritornerà
per compiere il suo percorso
in quel confine di aria e di terra
nei lembi incerti della dura roccia
sul sentiero del fragile mattino
Per incidere germogli nel destino
con le radici dischiuse al risveglio. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«Norzia (latino Nortia o Nurtia) è la dea etrusca del destino e della fortuna.
Il tempio più famoso della dea si trovava a Volsinii, nella cui parete veniva piantato ogni anno un grosso chiodo. Secondo Tito Livio (Storia di Roma, 73. 7.) questo rito, detto in latino clavum pangere, serviva per ricordare il passare degli anni.» |
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