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“Qualcuno mi ha rubato il cellulare
e la faccenda adesso è fastidiosa,
perché non posso più telefonare
a Lara, che per giunta è assai gelosa! ”
...
...Ma nel frattempo la sua fidanzata
l’aveva già chiamato e nel sentire
la voce di una donna ... s’è arrabbiata
ed ha iniziato subito a inveire
con parolacce d’odio e di rancore,
chiamandola nei modi più sboccati,
volgarità che uscivano dal cuore
pei sentimenti offesi e calpestati.
Appena terminata l’eruzione
di troppe, interminabili sconcezze,
la donna in preda a giusta ritorsione
rispose a quelle sciocche inesattezze:
“Signora, o signorina, per favore,
la smetta con gli insulti sconvenienti,
capisco certamente il suo livore,
però ci son motivi differenti,
se mi lascia parlar le spiego il fatto!
Mezz’ora fa ho visto un cellulare
su un tavolo del bar, qualcun distratto
l’aveva perso e per rintracciare
il proprietario stavo per recarmi
a la caserma della polizia,
ha fatto prima lei ad avvisarmi,
seppure mossa dalla gelosia,
col festival d’epiteti scurrili,
mi ha assalita senza spiegazione,
poteva usar parole più gentili
parlando con dovuta educazione!
Comunque il cellulare ce l’ho io,
se vuole gli e lo porto pure a casa
del suo ragazzo, senza alcun rinvio,
se mi dà l’indirizzo ..., è persuasa?”
Ma Lara restò muta, all’improvviso
rispose: “Me lo porti a casa mia,
io abito a Via del Paradiso,
a fianco proprio della farmacia,
l’aspetto giù al portone, poi l’invito
a bere ..., per poterla ringraziare! ”
“Va bene! ” disse in tono un po’ stizzito
la donna, cominciando a camminare.
...Appena s’incontrarono fu Lara
ch’emise un forte grido di sorpresa:
“Marisa! La compagna mia più cara
di banco, scusa tanto se t’ho offesa,
ma sto attraversando un momentaccio
col mio Gianpiero, siamo quasi in crisi,
mi son ridotta proprio un vero straccio,
tre mesi fa ci siamo già divisi
e sono stata tanto, tanto male,
lo amo troppo, sono assai gelosa
e lui è un uomo magico, speciale,
la colpa è solo mia, son permalosa! ”
Marisa la guardò e le rispose:
“Son sette anni che non ci vediamo,
anch’io, purtroppo, fra le tante cose,
ho perso l’uomo mio, ... ancor lo amo!
Per gelosia, non far lo stesso errore! ”
Le diede il cellulare e in sintonia
ci fu un abbraccio, strette cuore a cuore,
e quindi uscì, ma mentre andava via ...
...entrò Gianpiero e disse: “Senti Lara,
ho perso il cellulare e non rammento ...”
... Lei lo guardò, e poi, con mossa rara
gli diede un bacio in pieno eccitamento!
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«La gelosia non è una malattia, però a volte assume i connotati del peggior male, in quanto il cuore esplode ed il cervello va in tilt, non si ragiona più e tutto il mondo viene visto in una dimensione oscura. E' buona norma restare sempre con i piedi per terra e non lasciarsi mai travolgere dalle sensazioni di gelosia, altrimenti il nostro vivere diventa una polveriera pronta ad esplodere ad ogni situazione sospettosa.
NB.: I nomi dei personaggi e la vicenda sono frutto della mia fantasia, pertanto ogni riferimento a persone o cose, deve ritenersi del tutto casuale.» |
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