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Ora che al tramonto sono buona solo per un monsignore
le mie mammelle flaccide hanno avuto altro onore
quando il Duce mi chiedeva
d'accenderlo quando era spento
io sempre pronta
un passo dietro l'ombra.
E i suoi gerarchi famelici
a rubar nel piatto
io con la camicia nera
fedele al mio retaggio.
Buona anche per il Vate
esperto del piacere
lui ardeva con un fremito
e la sua voce era già un godere.
Poi le guerre d'Africa
il suo cavallo bianco
il piacere che gli davo
durava appena un battito
tutto quell'ardore
non era che leggenda di vigore
si spegnea in un secondo
tacendo sino in fondo.
E intanto donne di colonia
facevano la fila
ma nessuna era brava
come lo ero io
pur se suo genero
diceva che ero appena sufficente
per lui ero sempre
la bella Splendente.
Puttana di regime
con onore e con piacere
in ogni posa avvezza
ad ogni cambiar di brezza
e quel pedofilo d'altra lingua
che incuteva a tutti terrore e mai stima
a me disse che ero sporca
per colpa della razza.
Così io che ero la migliore
dovetti fare finta d'esser figlia di quel tenore
io che avevo sangue d'ebrea
dovetti soggiacere
da puttana di regime
a donna di latrina.
Avevo a dire il vero
rimorso solo per la sua donna
la moglie che sempre in ombra
sopportava quello scempio.
Puttana di regime
onesta fino alla fine
non piansi alla sua morte
ma alzai la mia gonna
a far vedere a tutti
che i fascisti son solo rutti
e dei morti e del non ritorno
la colpa fu quel forno
dove i maledetti
spinsero ebrei, comunisti e i reietti.
Ora ho le tette flaccide
non porto la camicia nera
ma quelli che lo serivivano
sono una bella schiera
li riconosco tutti
lavati ma sempre brutti
fai finta d'essere diversi
ma li riconosco al trono dei prosciutti
son proprio dei perversi. |
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