Mordo l'inquietudine
quando la notte ingoia le parole,
e di te il pensiero diventa insonnia.
Mi stringo al volto di ricordi mai spenti,
nascondendo al pianto un amarti ancora.

Racconterò alla sera la mia voglia di sentirti,
aspettando alla riva d'un volerti
che mi arresta i pensieri.

T'amo ancora
dentro onde di ricordi finiti tra gli scogli,
dentro un silenzio che gela l'anima.
Quant'è amara la malinconia che piange,
affogando le sue lacrime dentro polmoni di cartone.

T'amo ancora
nel ritrovarmi accanto questo forzato silenzio,
in bilico sul precipizio della ragione
in cui riemerge la stanchezza.

Ti sarò amore dentro spicchi di stelle
dove l'orgoglio infranto si schianterà
alle pareti di un infrangibile tormento.

Ti amerò quando a parlarmi...
saprà la tua voce respirarmi ancora.