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Bianca di sogno mi appari inaspettata
nel meridiano dormiveglia estivo, città dei Sassi,
singolare capriccio di natura, eburneo scrigno di calcarenite,
ti stagli verso l’azzurrità ch'esalta il tuo nitore
sul manto d'erba smeraldino, ondoso come un mare
che freme e vibra allo spirar di brezza.
Scavato ogni tuo anfratto è nella cruda roccia
come di sentimento che perfora il cuore,
alle gravine l’anima sapientemente il vento erose
e provvidente indifferenza, lungo i secoli,
all’avido avanzar di civiltà il tempo te ascose
per poi scoprirti, pura, in nudità e bellezza.
Traslata in epoca remota e senza tempo,
io ti contemplo in una dimensione onirica
sospesa in un silenzio attonito ritmato dal risonare stanco
di zoccoli e di piedi strascicati sul candido selciato.
E mi figuro il cadenzare esausto di uomini e bestie ormai sfiancati
a riparar l’identica stanchezza nella nuda cavità di un sasso.
E insieme i padri e i figli, i vecchi ed i fanciulli
a riscaldar le notti gelide o a mitigare la calura estiva
nella promiscua familiarità di muli e armenti,
scambiando fiati e sogni nel miraggio di un’autentica magione
ed una umanità più dignitosa di quell’obbrobrio
che pur ci spinge a tanta meraviglia.
Or che sei diva nota la mondo intero,
serbati memore delle tue radici e di quei vetusti affanni.
Come via dolorosa io ti percorro in sacro cogitare,
da una chiesa rupestre ad ogni peregrino anfratto,
su e giù per le antiche scale riassaggio la fatica millenaria
di tutta quanta la nostra umana stirpe.
La sera mi raggiunge al belvedere, esausta ma non paga
di rimirarti come in cartolina, raggiante nel crepuscolo,
mentre pudiche luci ti rischiarano come presepe in tenera dolcezza.
Il tocco benedetto del Creatore ha posto in cielo una luna piena
a impreziosir la scena e ti corona di magica atmosfera
a preparar la notte di sogni e di chimere. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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