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“M’hai detto di sedermi sul divano
e di guardare la televisione,
così ho fatto mamma, ma è strano,
perché ho visto in ogni trasmissione
un uomo che soffriva dal dolore
e s’applicava un tipo di apparecchio
sul punto dove aveva più malore.
Un altro poveretto, molto vecchio,
saliva lentamente in poltroncina
e andava sopra con il montascale,
poi c’era una graziosa signorina
che consigliava in modo naturale
un pannolino stretto, fino fino,
non ho capito a cosa le serviva,
e, poi, un uomo anziano, poverino,
con l’aria soddisfatta, assai giuliva,
perché al gabinetto, sulla tazza,
aveva fatto mettere un congegno
che l’aiutava a sollevar la stazza
al termine dell’intimo bisogno.
E dicevano pure che un signore
che aveva dei problemi di salute
doveva bere un certo integratore
per non aver dell’altre ricadute!
Ma gli italiani stanno tutti male?”
Gli chiese il figlioletto imbarazzato.
La madre gli rispose assai gioviale:
“Ma no, Andrea, hai male interpretato!
Perché non hai girato sul canale
dove erano i cartoni animati?
Ti sei subìto il rito dozzinale
dei soliti prodotti propinati!
E’ la pubblicità che dà consigli
a tutte le persone sfortunate
che soffrono, per non gravar sui figli,
l’aiutano se sono svantaggiate! ”
Riprese il figlio: “E quella signorina
che suggeriva agli altri il salviettino?
Non sembrava ammalata! Era carina,
a cosa le serviva il pannolino?”
La mamma gli sorrise compiaciuta,
perché notava ch’era assai curioso
e gli rispose molto combattuta:
“Sei diventato alquanto sospettoso!
Le donne son diverse in tante cose
da voi maschietti, devono truccarsi
al fine di apparire fascinose
per essere ammirate e rallegrarsi.
Tra poco vien papà così giocate
con il trenino sopra il pavimento,
le figurine non le hai incollate,
sei strano e ti vedo sonnolento! ”
La donna aveva chiuso lì il discorso,
in quanto l’argomento interessato
sull’assorbente era già decorso,
essendo, a un ragazzino, sconsigliato.
Lei gli sorrise e se lo prese in braccio,
ma lui non si sentiva persuaso,
guardò la madre con un certo impaccio
e, poi, d’istinto la baciò sul naso.
Tornò il padre stanco dal lavoro
si prese il figlio sopra al suo ginocchio
e disse: “Adesso ripetiamo in coro
la favola avvincente di Pinocchio”.
...
La critica, purtroppo, si domanda:
“Ma la televisione ... è istruttiva?
O serve solo a fare propaganda?
...Il pubblico la trova positiva?”
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«I bambini non vanno mai lasciati soli davanti alla TV perché possono recepire male visioni a loro poco congeniali e le risposte poi non possono essere adeguate vista l'età ancora infantile. Purtroppo una madre presa da mille faccende domestiche non può assolvere a tutti i compiti e a volte mette il figlio a guardare la televisione senza controllare ciò che vede.» |
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