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Forse non sapete, ma... c' è una strega in Paradiso,
essa si cela nel suo tetro muso, nel proprio truce viso.
Non ha poi ragione di star lì,
ovviamente deve trasferirsi agl'Inferi, sì!
Perché ne ha combinate di tutti i colori,
nei suoi mega nei e nel suo naso orripilante a priori.
Pur la sua scopa volante la pensa così,
perché è stata abbandonata qui.
Sì! (Proprio qua) nel regno dell'ostacolante niente,
assai laboriosa in uno sgobbo in foga da annate,
da secoli... in tono insoddisfacente, in modo intollerante.
Così, essa... rotta, sfiduciata e nullatenente;
sporca e usurpata dal proprio potere,
si sente sola (la scopa) a tinte oscure, severe.
E così la scopa inappagata, misericordiosa, miserevole,
richiede giustizia nel non insigne approdato arrendevole.
E dannata, la sua ex padrona strega (quest'ultima) nel fabbisogno non fraterno;
per la prima volta (la scopa) chiama per lei... l'imperiale Inferno.
Col suo rosso, focoso, infuocato, ardente sito,
poi, pur terrificante, putrido ed a lei talmente definito;
giusto alla bruta stregaccia accusata in eterno,
colmata, impavida nel proprio scrostato interno.
Perché pur ha fatto male ad ogni individuo umano,
ad ogni animale innocente... in modalità da disumano.
Ove pur perdono da noi, a lei non v' è
per come è stata tetra e ruffiana,
abominevole e del maleficio, partigiana;
come un orrido, spregevole duce o re.
Re, duce, patriota del male (esso) in questo caso,
che come una pedante, pericolata mina,
non esplosa, catastrofica, guerrafondaia... non in sordina;
col suo potere, ogni pover'uomo, docil donna, innocuo fanciullo mette a raso. |
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