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«Una delle peculiarità di Napoli è quella di essere stata raggiunta, nel Settecento, dall'Illuminismo, come Milano e forse ancor più di Milano. Ma, mentre nella Lombardia quel vento illuministico si rafforzava (con Beccaria, i Verri...) , soffiando poi anche sul resto dell'Italia settentrionale e sulla Toscana, a Napoli (che ebbe figure importantissime: Genovesi, Galiani, Filangieri, Pagano, ecc.) , per vari motivi, esso si propagò di meno e non si estese al resto del Sud (il colpo di grazia gli fu dato dal fallimento della Repubblica partenopea del 1799) . Ancora oggi si ha l'impressione che quell'Illuminismo frequenti (parzialmente) solo certe zone della città e che sia quasi assente in altre. Ecco, la contrapposizione fra Vomero e Vesuvio nella poesia vuole rappresentare anche questo concetto. Io penso che, se si potesse analizzare il tasso di illuminismo di ogni abitante di Napoli, non si troverebbero mai tipi puri: si può andare, diciamo, dal 90 % di buona parte dei Vomeresi al 10 % degli abitanti di certi quartieri rappresentati qui dal Vesuvio, ma che naturalmente non sono il Vesuvio in quanto vulcano. Io stesso, anche se napoletano di provincia, penso di avere un tasso non indifferente, ma certo non elevatissimo, di illuminismo; altrimenti, sarei diventato forse uno scienziato più che un amante delle belle lettere, e soprattutto non mi sarei messo a scrivere poesie (anche se le mie poesie sembrano talvolta scritte più con la mente che con il cuore...)» |
Inserita il 05/02/2017 |
Tra Vomero e Vesuvio giace inquieta
una città da tanti molto amata,
quella che fu per secoli la meta
dei popoli che l’hanno conquistata.
L’anima del Vesuvio, alquanto nera,
è simbolo di vita irrazionale,
di capricci di dei, di follia vera
della natura, eccelsa e micidiale.
E l’anima del Vomero si oppone
a quella sorellastra sì vicina:
con l’aiuto dell’uomo una ragione
cerca per ciò che il fato le propina.
Così conduce la sua vita quella
città che sta tra le due opposte sponde,
premiando a volte la cultura bella,
altre volte del caos le scure onde. |
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