La crisi bancaria s'avverte nell'aria di sergio garbellini (Sociale)

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Responsabilità sociale

La crisi bancaria s'avverte nell'aria

Sociale

Le nostre banche che son sempre state
il classico rifugio dei risparmi,
ultimamente si son dimostrate
un rischio, da cui devo ben guardarmi!

Non ci si può fidare di nessuno,
neppure dei simpatici impiegati
che si dimostran tutti, ad uno ad uno,
amici e consulenti rinomati.

Col sorrisetto e con la gentilezza
ci fan sentire grandi e rispettati,
e, poi, dietro alle spalle, con destrezza,
ci truffano i risparmi conservati!

Lo scandalo recente delle banche:
sia quella delle Marche che di Chieti,
la Carife o l’Etruria, ... le “palanche”
si son volatizzate ... coi segreti

e gli obbligazionisti disperati
si son trovati col sedere a terra ...,
i loro soldi, sono evaporati ...
ed i clienti han dichiarato guerra!

“Subordinate” o meno, questa è truffa,
qualcuno ha fatto il furbo di sicuro,
s’è già creata un’ibrida baruffa,
perché quei soldi erano il futuro!

La Banca Monti dei Paschi di Siena,
in precedenza era già fallita,
allora fu nascosto il retroscena ...
e la questione venne “riassorbita”,

ma qui c’è tanta, troppa gente onesta
che nella vita ha fatto i sacrifici
per acquistare azioni “cartapesta”
con la speranza d’ampi benefici

e, invece, ha ricevuto un colpo basso
sferrato dalle banche all’improvviso,
qualcuno è stato colto da collasso,
gli si leggeva la disfatta in viso!

Purtroppo i soldi son volati via,
ma dove? ... Non è dato di sapere!
La truffa è una brutale tirannia
che ha messo tutti a terra col sedere!

Lo Stato ha preso nota della cosa,
ma tanta gente ha perso la fiducia
e si dimostra alquanto sospettosa,
...la frode ricevuta ancora brucia!

Il rischio fallimento era nell’aria,
però nessuno s’era mai degnato
di fare un’ammissione lapidaria ...,
il dramma, a lungo andare, è dilatato

facendo, poi, crollar le obbligazioni,
mettendo in crisi l’Ordine Bancario,
...ma dove son finiti quei milioni?
...Ritorneranno ... dal destinatario?

Da parte mia ritengo che quei soldi
non troveran la strada dei padroni,
ci sono in giro troppi manigoldi
che mettono le mani sulle azioni

e, poi, facendo un gioco di prestigio
li fanno scomparire sotto il naso,
la gente non approva alcun prodigio,
...si sente presa in giro in ogni caso!

Le banche danno poco affidamento,
i nostri soldi tremano ogni giorno,
ce li mettiamo ... ma col turbamento ...:
...“Se dopo ... non faranno più ritorno?”

Le banche d’oggi non son più sicure,
la crisi le condanna all’apatia,
per non rischiare nuove fregature ...
verrebbe voglia ... di portarli via ...!
.

sergio garbellini

03/01/2016 06:50 4| 1134

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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Nota dell'autore:

«Negli annali della storia bancaria, poche volte ci sono stati degli scandali di così vasta portata! Purtroppo la situazione finanziaria attuale sta mettendo in mostra varie lacune assicurative e la gente non si sente più al sicuro in nessuna operazione presente e futura. Speriamo che con l'anno nuovo, e dopo questa vasta scala di scandali, qualcosa si muova in senso prettamente positivo. La lirica vuole essere un monito verso certe operazioni bancarie che non danno una nutrita assicurazione futura.»

Commenti di altri autori:

«siamo in attesa di una tua indicazione per una Banca sicura... nel frattempo debbo confessare che l'ibrida baruffa è una attribuzione geniale, veramente affascinante... complimenti davvero...»

romeo cantoni (03/01/2016)

«Con la tua ironia, riesci sempre a dire delle verità sgradevoli, e a volte, come questa della truffa bancaria, un'azione disgustosa verso chi lavorando una vita intera credeva di aver messo al sicuro i suoi sudati risparmi. Tutto è davvero drammatico perché ha anche condotto al suicidio, una persona.»

Antonella Modaffari Bartoli (03/01/2016)

«il Garbellini conferma di mettere la sua penna al servizio di temi sociali o come in questo caso di stretta attualità. E coglie nel segno perché purtroppo ci dobbiamo rendere conto che nel nostro paese tutto è in mano alle banche, che vengono protette dal sistema più ancora che i tanto vituperati politici. Anzi possiamo dire che non sono i politici che controllano le banche, anzi caso mai è il contrario. E nelle banche tutti si fanno in quattro per dimostrare al risparmiatore che la banca vive proprio solo grazie a lui. E invece sono le banche ad avere posto le briglie sul collo di tutti: imprenditori, dipendenti, pensionati e piccoli risparmiatori. Abbiamo lasciato tutti che il sistema arrivasse a questo punto e non si può tornare indietro»

Adriano Lungosini (03/01/2016)

«"Sono tanti i pericoli di questa vita", cantava in portoghese Vinicius De Moraes, e tra questi, come ci espone chiaramente con i suoi sempre impeccabili versi il Garbellini, ci sono anche quelli annidati in certe operazioni bancarie, spesso proposte e fatte spudoratamente. Però io darei un po' di colpa anche a certi clienti che, per ingordigia, firmano contratti che promettono alti tassi di interesse, non rendendosi conto (ingenuamente?) che ogni medaglia ha il suo rovescio. Bisognerebbe essere un po' meno avidi perché, come dice il proverbio, "chi troppo vuole nulla stringe"!»

Antonio Terracciano (03/01/2016)

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