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Racconto di una storia ve lo dico,
di un frate una ragazza ed un bandito,
il tempo non era medioevale,
ma di maschere senza carnevale.
I tre avevano un segreto,
nascosto dentro un tempio senza credo,
dove tutto perdeva la ragione,
e l'amore diventava una prigione.
Va bene, non perdiamo altro tempo,
vado avanti iniziamo dal convento,
dove tutto ha preso la sua forma,
e incarnato il piacere in una donna.
Frate Antonio, questo era il nome,
di chi, aveva scelto una missione,
di chi aveva dato giuramento,
di vivere da solo in un convento.
Il Frate era quello Francescano,
mischiava sempre il sacro col profano,
aveva, il saio lungo e nelle dita,
Il simbolo Cristiano senza vita.
La missione, era quella di aiutare,
chi peccava e smetteva di rubare,
chi voleva, togliere il dolore,
nel vendere Il corpo senza onore.
Il Frate da tutti conosciuto,
Era alto ed anche un po' barbuto,
con un vizio oltre quello alimentare,
di gioco con le donne per l'amore.
Fonzo era il nome del bandito,
la cui rima per pudore non la dico,
l cui corpo filiforme un po'smagrito,
lo rendeva assai goffo nel vestito.
Non era Robin Hood ma un brigante,
rubava alla gente benestante,
toglieva tutti i soldi dalla chiesa,
la carità vestita di chi prega.
Infine abbiamo lei la prima donna,
il cui titolo accompagna la sua gonna,
tessuto fatto solo di piacere,
la castità bevuta dal bicchiere.
Bella, un angelo dannato,
che risorge e muore nel peccato,
anche se, in fede ve lo dico,
ad ognuno il suo piacere e la libido.
Culpa, Mea culpa disse il Frate,
al bandito senza onore e senza pace,
un invito fatto con la croce
ad entrare nel convento della luce.
Fonzo per paura di peccare,
decise e chiese al Frate come fare,
si tolse i vecchi panni e il malaffare,
e scelse la strada del Signore.
L'inverno era profondo nel convento,
i due frati pregavano nel tempio,
canti ed inni religiosi,
per sopire i loro istinti e i caldi fuochi.
Ma il diavolo è sempre tentatore,
bussa spesso lontano dal signore,
e a bussare non erano le suore,
ma prima donna vestita da pastore.
Milady cosa fate li ' nel freddo,
la conobbe Frate Antonio monachello,
il cui sguardo si fece peccatore,
chiuse gli occhi, ascoltatemi signore.
Prima donna, di fretta ormai entrata,
Senza luci sembrava una sfilata,
tolse gli abiti, quelli da pastore,
chiese conforto ai frati del Signore.
Sono qui, perché voglio pregare,
vi prego datemi un'altare,
voglio bere la coppa del signore,
e confessare la causa del dolore.
Frate Antonio, legato al suo bel vizio,
decise di creare un artifizio,
condusse in una stanza prima donna,
a cui chiese il peccato e la vergogna.
Fonzo il frate malfattore,
volle unirsi al canto del dolore,
anche lui, chiese la vergogna,
e si uni' carnalmente a prima donna.
La notte trascorse lentamente,
sino a quando le candele tutte spente,
spinsero la donna tra le scale,
rubando il bottino dell'amore.
I due frati senza il desiderio,
si accusarono l'un l'altro di adulterio,
appellativo del tutto femminile,
chiedo scusa ma lo uso al maschile.
L'ira divenne furibonda,
il peccato senza la vergogna,
il duello di due frati nel dolore,
per l'angelo dannato dell'Amore. | |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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