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È dicembre, e la neve ancora tarda,
qui, nella steppa d’un cuor tremebondo; e...
e nell’immenso orizzonte serale,
e all’alba pallida e funerea e mesta,
e in queste valli di mietuti campi or...
or truce regna il silenzio dei muschi,
e dei licheni, e... e la Notte è eterna.
È dicembre, e la neve ancora tarda,
sui sentièr, per le slitte, e l’iracondo
vento non vièn. Ma l’inverno è fatale
ugualmente alle spemi. Or la foresta
lenta si spoglia, e ricordando i lampi
dell’estate trascorsa e in fior i fusti
dolcemente in un sonno si prosterna.
È dicembre, e la neve ancora tarda,
e il corno della posta non si sente,
quando la slitta grida alla bufera
che non v’è. E tace la Natura, e il giorno,
splendidamente mesto ma privato
delle sue nevi invernali; e c’è un senso
di desolaziöne sovrumana.
È dicembre, e la neve ancora tarda,
e il crepùscolo orrendo non si pente
di portàr così presto questa sera
che come un Unno si aggira d’intorno; e...
e la Notte s’infuria, arma del Fato,
e la campagna inghiotte nel suo immenso
manto di Morte; e va... e va... e va lontana.
È dicembre, e la neve ancora tarda,
e mestamente io giaccio a una finestra,
ora attendendo un po’ della rapita
mia dignità, e aspettando un dolce sorso
d’un nuovo sogno, un sonno a occhi aperti,
e sospirando a ognùn dei desidèri,
notturni arcani orditi nel cuor mio.
È dicembre, e la neve ancora tarda,
e l’ombra mia solitaria e la destra
mano alle tempie or gèmono alla Vita; e...
e piàngono al Destino che un dì è accorso
a uccidermi i sogni, e i salci verdi
della mia giovinezza, e i miei sentieri,
quando pregando vado il Cielo e Iddio.
È dicembre, e la neve ancora tarda.
E perché tarda questa neve, e questa
neve? Quando mi siedo a riscaldarmi
un tè bevendo in un mar di ricordi?
E perché tarda questa neve, e questa
neve? Quando mi giovo del mio sogno,
spaürando del Fato che lo uccide?
E perché tarda questa neve, e questa
neve? Quando mi intendo ora beärmi
delle mie vanità e dei molli accordi?
E nell’inverno cado e mi vergogno;
e l’invernale ghigno così irride.
E quest’inverno sarebbe più lieve
se almèn piovesse due fiocchi di neve! |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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