Chissà! di Luciano Capaldo (Sociale)

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Responsabilità sociale

Chissà!

Sociale

- ...anche a me piacerebbe
-la pace-
grido, scrivo eppur spesso
-tutto tace-
cuori uccisi, ogni sogno ormai spezzato
mondo intero da lacrime alluvionato.

S’armano intanto mani
-per vendetta-
sangue chiama sangue,
solo - corpo in rosso langue-
uno, dieci, cento giorni
bramano giustizia i governi
poi, più nessuno se ne fotte
ed un bel dì violenta torna morte!

Moriranno ancora donne
bimbi soli in colonna
padri affranti, orfani di figli
madri in cerca di celestiali appigli
ginocchia sbucciate in chiesa,
poi, ignavia impererà più estesa.

Tanti, troppi sfruttatori
sanguisughe, ignoranti e stupratori
poca cosa vita altrui - nulla importa
vermi solo a farne scorta!

Credo c’ogni Dio pace e amore voglia
non di certo guerra o battaglia,
professarli col sorriso in cuore e in viso
condannare di terra inferno... per puro Paradiso!

Luciano Capaldo

27/11/2015 08:05 20| 4291|

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.

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Nota dell'autore:

«Per non dimenticare mai... d’agire!»

Commenti di altri autori:

«Una riflessione complessa e immensa scritta e rappresentata con intensa profondità. E' vero... Dio non vuole la guerra eppure in nome di un Dio privato sono state fatte sanguinose battaglie. Quando finirà? Forse quando il mondo finirà... non prima. Un lavoro che fa pensare. Un poeta estremamente sensibile e preparato.»

Pagu (27/11/2015)

«Una riflessione specchiata e veritiera in questi versi che sono di denuncia per l'incuria dei governi che non riescono a prendere provvedimenti seri su quest'orrore macchiato di sangue da parte di fanatici indottrinati che la terra sta subendo. Finita e la nostra pace, e non ci resta che raccomandarci al nostro Dio a cui chiediamo pace e conforto. Una lirica intensa che porta a riflettere sui grandi problemi che comporta. Il mio plauso!»

Grazia Denaro (27/11/2015)

«Purtroppo è la testa degli uomini che dovrebbe cambiare ma l'uomo nella sua dualità tra il bene e il male invece di ricercare l'amore universale, ricerca di potere sfruttando qualsiasi cosa pur di prevalere sugli altri e osa anche ad ergersi giudice nel nome di un "dio" (e lo scrivo apposta minuscolo) giustiziere ... veramente bella questa tua poesia ...bravo lavoro meritevole...»

Maria Luisa Bandiera (27/11/2015)

«ricordare parlarne, come in queste belle righe di poesia... per non dimeticare ciò che sta accadendo e purtroppo continuerà ad accadere... chissà prima o poi la pace trionferà ...appresta e sentita il mio elogio»

carla composto (27/11/2015)

«Beh, finché gli uomini non si renderanno conto che così non si può andare avanti, non ci sarà tregua. Da molto tempo penso che forse l'uomo possa fare la fine dei dinosauri, e non esagero.
Qualcuno molto tempo fa disse: " le religioni sono l'oppio dei popoli " bisognerebbe riflettere su
questa citazione. Comunque il testo è efficace e veritiero. .»

Umberto De Vita (27/11/2015)

«Verissimo ogni Dio vuole la pace non la guaerra ma gli uomini sono assetati di potere per poi non si sa cosa farci tanto prima o poi si muore, la tua lirica è piena di verità di strazio per questi popoli, hai descritto egregiamente passo per passo la devastazione di tutto quello che in questo momento succede.
complimenti per il bel lavoro»

Patrizia Cosenza (27/11/2015)

«Riflessione condivisa, molto intensa. Dio non vuole la guerra, il fatto è che Dio lo creiamo noi a seconda dei nostri bisogni, e c'è troppa gente che ha bisogno della guerra, che la guerra la fa perché la vuole e a Dio non resta che chiudere gli occhi e pensare a quanto siano sciagurati questi figli a cui ha donato il solo, le stelle, il mare. Bellissima.»

Paola Riccio (27/11/2015)

«Lirica sentita e appassionata. con chi mi ha proceduto Dio lo crea l'uomo in quanto creato da Dio ed è facile utilizzarlo come scusa per le proprie azioni anche le più abiette, se non ci fosse, ci sarebbero altre scuse. Suggestioni molto apprezzate, quel padri orfani di figli un immagine potente e iconica.»

DaviD (27/11/2015)

«Una complessa e ben strutturata riflessione... che condivido appieno... anche la nota... ma come fare se uno va oltre e l'altro si gira dall'altra parte. Purtroppo temo che comunque sia vedremo presto il peggio che può offrire il genere umano.»

zani carlo (27/11/2015)

«Versi puntuali ed efficaci su uno scenario a dir poco raccapricciante... guerre invocate e messe in atto per la pace (controsenso) ,ma che uccidono bambini e adulti inermi. Il Poeta focalizza l'attenzione sui mercanti d'armi, sull'arricchimento che va oltre la coscienza e la comprensione umana e sulla cruda violenza che tramuta il pianeta in un inferno.
Un testo di grande spessore etico- sociale con uno stile poetico, che trascina il lettore per la potenza e l'energia lessicale. Un gran bel lavoro condiviso ed apprezzato.»

Anna Di Principe (27/11/2015)

«Dio non vuole la guerra e la religione è solo un paravento. E' la sete di potere che anima queste persone che non sono religiose affatto: non credono in nessun Dio e in nessuna morale ma fanno finta di crederci per penetrare nelle giovani menti e fare adepti da trascinare nel loro inferno. Per il loro ignobile scopo si avvalgono anche dell'uso di droghe potenti. Ormai è risaputo che queste giovani bombe umane (pronte per farsi esplodere) sono fortemente drogate, altrimenti non si farebbero saltare in aria poiché in ognuno di noi c'è l'istinto della conservazione. Oltre al contenuto di indubbio valore, la lirica mi sembra ben strutturata»

Sara Acireale (27/11/2015)

«Troppe crudeltà in nome di Dio, che non ha bisogno di essere difeso da nessun uomo su questa terra! Forse la vera religione è quella della coscienza»

Luisa Molinari (27/11/2015)

«Credo che l'essere uomo vero abbia scatenato tutta la rabbia nel descrivere gesti di bestie travestite da uomini, genti che un Dio non hanno e, forse, nemmeno un cervello loro. La forza, la crudezza e precisione descrittive di questo componimento, unite alla solita capacità ed abilità poetiche dell'Autore, ci debba far riflettere attentamente sul pericolo che tutti noi viviamo. Solo
complimenti e lodi»

stello cutroneo (27/11/2015)

«Descrizione purtroppo reale ed attuale delle parole dette e non messe in pratica da chi ci dovrebbe guidare e proteggere. Sangue richiama sempre sangue... l'uomo non imparerà mai nulla dalla storia.»

Antonella17 (27/11/2015)

«Parole di ribellione che nascono certamente dal cuore di chi pensa ancora
come tutti noi che la pace sia raggiungibile in quanto bene comune. Ma è pur vero che gente malvagia rema contro e fa di tutto per distruggere ed uccidere persone innocenti e gli ultimi accadimenti ne sono la prova tangibile. Vogliamo comunque essere ottimisti e sperare con tutte le nostre forze in una pace durevole. Lirica molto piaciuta per forma e contenuto.»

Alberto De Matteis (27/11/2015)

«La bellezza dell'essere uomo è di non fare sempre una guerra il tempo che abbiamo. Ma ...non sempre le cose si evolvono in maniera positiva. Versi dolcissimi e profondi»

Rosita Bottigliero (27/11/2015)

«versi dolci, soavi, profondi, che si dipanano nella loro mirabile musicalità. una bellissima prova poetica, i miei complimenti!»

Carlo Baroni (27/11/2015)

«Riflessioni da condividere, nessun Dio vuole la guerra, né la violenza che nessun credo giustifica. Del testo la storia non insegna e sangue chiama sangue in una spirale senza fine di morte e dolore. Che dire... chissà quando l'uomo imparerà a vivere in pace...»

Eolo (28/11/2015)

«Opera particolarmente sentita e condivisa, profonda nella tematica
ed espressa con maestrìa. Un elogio al valente e sensibile poeta!»

Maria Rosa Cugudda (28/11/2015)

«Nessun Dio vuole la guerra, ma la pace; è l'uomo che in suo nome commette stragi e fa tanto male all'umanità... Versi che fanno molto riflettere, scritti con un profondo sentimento dal nostro poeta. Approvo il suo pensiero ed elogio il suo scrivere poesia»

Clelia Maria Parente (28/11/2015)

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