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A Roma s’usa un detto popolare,
però va inteso in senso assai leggiadro,
perché se piove viene da gridare:
“E’ tutta colpa del Governo ladro! ”
Governo ladro, piove, piove, piove,
ci sono bombe d’acqua dappertutto,
il territorio frana in ogni dove,
abbiam lo stato d’animo distrutto!
La splendida Sicilia è mutilata,
l’autostrada veloce da Palermo
ad Agrigento è stata danneggiata
e il ponte sullo Stretto? ... E’ tutto fermo!
Un’altra superstrada è stata chiusa
in seguito a problemi strutturali,
ed è isolata ... pure Siracusa,
compresi i grossi centri commerciali!
Governo ladro, ma ti rendi conto?
L’Italia è diventata un colabrodo,
e questo è veramente un grave affronto,
che cosa aspetti a sciogliere quel nodo?
A Genova ci sono gli alluvioni
che arrecano dei danni materiali,
poi servono tantissimi milioni
per riparar le strade regionali!
A Napoli ci sono i franamenti,
le strade sottostanti ... sono vuote,
ci son le gallerie corrispondenti
ad un’altra città che spesso scuote
il cuore allegro dei napoletani,
perché ogni tanto qualche smottamento
trascina sotto, con sciagure immani,
veicoli e persone ... che sgomento!
Firenze ha già pagato duramente,
per l’alluvione c’ha annientato tutto,
con opere perdute tristemente,
lasciando dietro a sé feriti e lutto!
A Taranto e persino nel Gargàno,
tempeste d’acqua scese con violenza
han provocato danni in modo insano
a gente già provata in precedenza!
I ponti stan crollando ad uno ad uno,
esòndan pure i fiumi in ogni zona,
è questo il momento più opportuno,
perché l’inverno, poi, non ci perdona!
Il territorio è tutto da salvare,
ma non si fa mai nulla di concreto,
si parla, ma è difficile approvare
un minimo, urgentissimo decreto?
Geologi ed esperti del problema
ripetono, a iosa, che ci vuole
un intervento drastico ed il tema
verrà risolto senza più parole!
L’Italia è un colabrodo lo sappiamo
ed è per questo valido motivo
che non c’è d’aspettare alcun reclamo,
ma intervenire in modo decisivo!
Si spendono milioni per le feste
e cerimonie senza alcun valore,
bisogna agire da persone oneste
perché l’Italia ... altrimenti muore!
Per far la legge non ci vuole molto,
è necessario aver la convinzione
di far le cose in modo disinvolto
per non pentirsi ... al prossimo alluvione!
Han perso la pazienza gli abitanti
(e questo è il concetto che rivango),
perciò, in futuro, andranno i Governanti
con tute e guanti ... a spalare il fango! | |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
| «La situazione idrogeologica del territorio italiano si va facendo di giorno in giorno sempre più drammatica e in questi versi vengono citati solo alcuni dei grandi problemi, però si continua sulla strada dell'incuria e la politica fra sordi non aiuta certo a salvare l'Italia da tutto questo e sono in arrivo l'inverno e le piogge, il cielo vede e la natura poi si vendica e noi siamo i responsabili di tutto questo!» |
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Commenti di altri autori:
«Con il solito stile inconfondibile, piaciuto ed apprezzato, il bravo Poeta porta il lettore a riflettere su temi scottanti di attualità. Questa lirica, in quartine ben costrutte e ritmate, tratta con tanta chiarezza e conoscenze del dissesto idrogeologico, per il quale si sperano presto interventi adeguati. Il mio plauso e complimenti.»
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