Dall'autunno la sua luce di Cristiano De Marchi (Impressioni)

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Dall'autunno la sua luce

Impressioni

Luce
che lenta torni a morire
fioca imperi ancora
negli ultimi stenti di sole.
Invano rischiari le case,
dimore ormai presto socchiuse,
mesta al rimirar la sera
d’ispiro a vagabondi pittori.

E’ l’autunno che avanza
spento e silente arranca,
dipinge l’ultima spiaggia
ove il ricordo finito si poggia.

Luce,
che rivivi assopita
frughi nell’anima cheta,
arsa dall’estate impetuosa
declini come l'ultima rosa.

Cristiano De Marchi

24/09/2015 13:56 9| 1389

Questa poesia è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons: è possibile riprodurla, distribuirla, rappresentarla o recitarla in pubblico, a condizione che non venga modificata od in alcun modo alterata, che venga sempre data l'attribuzione all'autore/autrice, e che non vi sia alcuno scopo commerciale.

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Nota dell'autore:

«(Foto da web)»

Commenti di altri autori:

«Un autunno che arranca silente che fipinge in tinte pastello ciò che incontra mentre lestate nasconde ancora sprazzi di luce che oresto andranno a morire. ...lirica che emoziona in una chiusa magistrale il mio elogio. molto apprezzata»

carla composto (24/09/2015)

«lirica di un struggente addio dell'estate, e meraviglia dei colori del settembre, come l'ultima rosa che si apre al nostro sguardo, prima di cedere il passo al vero autunno, sensibilità e finezza d'espressione in questi delicati nostalgici versi. complimenti.»

emiliapoesie39 (24/09/2015)

«C'è in questa magnifica lirica un che di nostalgico per la bella stagione che si sta allontanando. L'autore ha dipinto l'inizio dell'autunno in maniera magica, bella e suadente. Complimenti.»

Umberto De Vita (24/09/2015)

«Nostalgia dell'estate che è finita per dare il testimone all'autunno con la sua poca luce, creando un'atmosfera crepuscolare e triste. Il Poeta focalizza con pregevole scelta linguistica impressioni e suggestioni proprie di tale passaggio. Il mio plauso al Poeta che con versi armoniosi riesce a catturare l'interesse del lettore.»

Anna Di Principe (24/09/2015)

«Un autunno, quello descritto dall'autore, che segna la fine di un benesssere estivo in cui la luce naturale prevale, la libertà si enfatizza e tutto lascia purtroppo il passo ad un mondo più socchiuso anche sminuito della sua luce solare. Personalmente amo questa stagione; la ritengo un serbatoio in cui racchiudere energie mentali e sentimentali da far esplodere con la rinascita primaverile. Versi comunque di grande eleganza ed effetto.»

Luciano Capaldo (24/09/2015)

«Un inizio d'autunno verseggiato con un po' di tristezza, forse perché la luce declina prima. Il sole non è più caldo e splendente come l'estate, ma anche l'autunno ha le sue qualità, la natura cambia e tende a portarci alla riflessione, è una stagione di lavoro e di transizione. Cambiano i suoi colori ed i suoi sapori. Una lirica scritta con versi scorrevoli e musicali. Apprezzata!»

Grazia Denaro (24/09/2015)

«Estate tinta di rosso cuocente stona, nell'istinto di un autunno che tuona, cala il giorno all'avanzar della mesta ora, che il sole non ristora. bravo»