Visitatori in 24 ore: 8’393
1101 persone sono online
Lettori online: 1101
Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’347Autori attivi: 7’477
Gli ultimi 5 iscritti: ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio - Antonio Ivor Boatti |
_
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.
Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi |
|
L’Alpe è una donna che fugge il Poëta,
lo sai, oh viandante, oh tu, che erri lontano?
Tra le nevi disciolte ella s’allieta;
ma no, non del tuo canto ansio e profano.
Canti alle pietre, e ti lamenti ai falchi,
e nel Nulla dei monti e delle sere
tacciono l’arpe e le fredde preghiere,
e cos’è mai? Ah! Nel ciel senti: oricalchi!
Pellegrina ombra! È venuta la Notte;
e chiedo: «Avrai tu rifugio alle grotte?».
La caccia muore, e l’orizzonte è cupo;
lento, lento cammina! V’è un dirupo.
L’Alpe tra i tuoni annuncia un Temporale,
lo vedi che sei in pasto ai lampi e al vento?
Cupa è la sera di gelida opàle,
e tu lo sai? Forse avrai un patimento,
gelerà il cuore in mezzo al maëstrale,
palpito indarno d’insàn Sentimento.
Viandante, forza, la Sorte disfida,
e non temèr quel che in costei s’annida!
Curvo come ombra di spettro sottile,
fermati e ascolta! È il tuo affanno in respiro,
e nulla più ti par quieto e gentile,
nemmèn la fonte col fresco suo spiro,
né il vecchio pane che addenti dal sacco,
né un vuoto sorso di vino, né il ghiro
che va a dormire, e l’impronta del tacco
ti fa paüra. Non fare il bivacco!
L’Alpe è una Luna, argento capriccioso,
l’hai scorta, allora? E il tuo peregrinare
mai finirà, e nel venìr silenzioso
dell’alba nuova, camminerai, e urlare
forse dovrai supplicando il Destino,
e il viaggio eterno ti vedrà più solo,
come d’inverno a un ramo un usignolo,
e tu, ami ancora questo sasso alpino?
Ami purtroppo! Una pietra che è niente,
un folle sogno, oh sonnecchiàr demente!
Ma per te l’Alpe è davvero una fanciulla.
Meriti forse morìr nel suo Nulla?
L’Alpe è un segreto che tieni nel cuore,
e perché non lo dici all’Infinito?
Il cielo tace, anche il lampo in furore,
dillo, oh viandante! Perché sei smarrito?
La valle intende questo tuo dolore,
e Dio ha orecchi e occhi nel suolo impietrito.
Grida alle stelle e al vespro oscuro e nero
l’Anima tua con il suo almo mistero!
Silenzio oscuro si regna d’intorno,
e stanco e smorto or continui pei monti,
e qui ti fermerà almen l’altro giorno?
Giaci affamato e scruti gli orizzonti,
come se in te qualcosa s’è perduto,
e a stento baci le pietre dei ponti.
Non sai cos’è, e il tuo labbro si fa muto,
e a terra cade e s’infrange il tuo liuto.
L’Alpe è il Destino che ti chiama ai lunghi
sentièr perenni d’un insàn dolère.
Mangerai sassi, discorrerai ai funghi,
vedrai i giorni morìr nell’orbe sere.
Viandante, è il Fato; e tu ancor lo sopporti?
La Vita ti abbandona, e non hai un fiore
sulla bara vivente, e tane e Amore,
vivi fuggendo, e vivi come i morti.
All’alba dice la fresca montagna
niente se non la tua tremula lagna.
Vivesti male, lo dice il tuo volto,
fuoco d’un’ombra nei sogni sepolto! |
|
|
|
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
|
|
Non ci sono messaggi in bacheca. |
|
|
|