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Gridiam di rabbia, ma nessun ci ascolta,
scriviam lo sdegno, ma nessun ci legge,
non ci son più i tempi di una volta ...,
...sembriamo tante pecore in un gregge!
I nostri figli guardano al futuro,
invece noi tremiamo al posto loro,
perché all’orizzonte c’è quel muro
che blocca i nuovi posti di lavoro!
La disoccupazione ha demolito
i record stabiliti nel passato,
...ci nascondiamo ancora dietro un dito
sperando nell’aiuto dello Stato?
I giovani si sentono traditi
da le promesse fatte in Parlamento,
progetti di lavoro inariditi
che volan via insieme con il vento ...!
Son tutti diplomati e laureati,
s’adattano a lavori occasionali,
però in effetti son disoccupati,
perché senza contratti razionali!
Per non parlare poi della pensione,
facendo quarant’anni di servizio ...,
...ma se non trovan mai l’occupazione
saranno quarant’anni di supplizio!
Lo Stato non si rende proprio conto
di quanto stillicidio e sofferenza
arreca a quei ragazzi ed è un affronto
che porta a gesti e scene di violenza!
L’Italia è una Repubblica fondata
(così rivela la Costituzione)
sul diritto al lavoro ..., s’è strappata
la pagina con questa descrizione?
I giovani ricevon la “paghetta”
dai loro genitori pensionati,
però alla fine restano in “bolletta”
...gli “spiccioli” son presto terminati!
Ormai si va in pensione a settant’anni
con tutti i versamenti effettuati,
portandosi gli acciacchi ed i malanni
nei giorni da goder ... che son contati!
Ragazzi che si apprestano al lavoro
con un mondo d’incognite davanti,
perché il domani è in mano di “coloro”
che stanno in alto, ... i nostri Governanti!
Le previsioni parlano un linguaggio
davvero incomprensibile per tutti,
ad ascoltarle serve un bel coraggio,
ci fan sentire ancora più distrutti!
Viviamo senza alcuna prospettiva,
si fanno le elezioni ed alla fine
la musica non è sbalorditiva
ripete uno spartito poco incline
a rinnovare un’opera bocciata
in questi settant’anni di governi
che maneggian la solita patata
bollente tra gli scandali e gli scherni!
Siam stanchi di star sempre ad aspettare
il nuovo Presidente del Consiglio
che quando va sul podio a governare
si guarda intorno come fa il coniglio
per la paura di schiacciare un piede
all’industriale od all’imprenditore,
però così facendo è lui che cede ...
...e il popolo si gratta il posteriore!
Qui serve di cambiare lo scenario
in modo risoluto ed il Governo
dev’esser più imparziale e proletario ...,
sennò la vita ... resterà un inferno!
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«Parlare sempre di politica stanca, però se restiamo sempre zitti la colpa è solo nostra, ogni giorno che passa si assiste a nuove problematiche e l'aspetto finanziario ci deprime sempre di più. I nostri figli cerchiamo di spronarli verso lo studio, ma una volta ottenuta la laurea, spesso si perdono nel labirinto della nullità e sono costretti a stare dentro casa con i genitori sino ad oltre i 40 anni. Quale prospettiva futura per loro? Mi astengo dal rispondere! !!» |
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