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Davanti alla conoscenza una perduta idea,
la dolente supplica arrivò a Dio Oniro,
del domani non vi era alcun certezza,
avere il dubbio fu un dolore assurdo,
nuova vita o fitto buio nel gusto del sapere.
In sogno trovasti sentiero per l'albero di vita,
angeli col fuoco armati fermarono il cammino,
arrivò l'anziano Simurgh con le immortali ali,
presto svelata fu la strada al buon Sovrano
che mai ripudiò il soffio di un ardito cuore.
Caladrio mostrò la schiena e il sangue si fermò,
vicina era la fine verso la direzione oscura,
le Sefirot andavano comprese per quelle verità
che la mente assai terrena ancora non capiva,
persa in afflizioni tanto umane e disturbate.
D'un tratto chiari furono i tre noti pilastri,
con essi la regal via per l'anima tua lucente:
amor ti fu donato nel vivere tuo quieto,
stesso sentimento regalasti al mondo intero;
forza nelle gesta a onor della giustizia,
nato uomo d'armi poi di pace per elevato dono;
compassione per il popolo, i travagli tu guaristi,
serenità e profonda gioia nel regno prediletto.
Della tristezza più non sentisti l'urto,
nella spezzata ora con Benu volasti in cielo
in mezzo a chi per il creato fu cavalier gentile.
Qualcuno disse di aver sentito soavi melodie
provenir dalle stanze del castello tuo adorato...
di Quinquern era il canto per un Re di tanta gloria. |
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Pagu |
18/06/2015 13:46 | 2074 |
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«"La Terra è un paradiso. L'inferno è non accorgersene".
(Jorge Luis Borges)» |
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