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A quelli a cui sono caduti
gli occhi
e li rialzano appena
ad un "reading poetico"
non rimane che spalancare
le parole,
srotolarle sul tavolo di un aperitvo,
sempre poetico, per carità!
E non sia mai che scappi
un rutto, tra un lemma e l'altro,
in tanta compostezza
che divora polpa
snocciolando ossi di verità.
A quelli, che siccome piove,
porgono la parola
che faccia vibrare la goccia,
che non sia mai la goccia di piscio
che si asciuga nelle mutande
di uno, che sulla strada,
ha piovuto urina
nell'angolo lercio del degrado urbano.
Come si dice piscio in inglese, piss?
Chè, se tanto mi dà tanto, prima o poi
si farà un bel "piss poetico".
Occhi appena fino al bordo
di una pagina
a decantare a labbra socchiuse,
non si sa mai spunti
il canino ingiallito.
Bocche a sorseggiare il mondo
come cocktail di atrocità
non scritte,
a bilanciare aromi e sapori
sul palato molle della poesia.
E dentro, un rutto imploso
di verità.
" I bicchieri eran vuoti,
la bottiglia spaccata,
il letto spalancato
e la porta sbarrata".
Il luogo della poesia
non è un luogo,
ma un fetore, un profumo
ancora da nominare,
mentre restiamo nudi fra le cose
e ce ne lasciamo abbracciare. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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«Considero che, per una sofisticata ed elegante inettudine di chi usa la parola che, per quanto "spalancata", non sia in grado di rompere gli schemi, di essere visionaria e al tempo stesso dentro le cose degli uomini, anche le più infime. Dico che la parola è stata addomesticata e asservita ai canonini del moderno ingabbio e che si sta uccidendo la lingua italiana, per l'abuso di termini anglosassoni, vedi "reading" piuttosto che lettura. Non amo la compostezza "poetica" come ho cercato di far capire attraverso questa mia, la poesia è istante vivo e per questo ha da essere "scomposta"» |
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