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La giovane sgualdrina di colore
s’avvicinò all’auto del cliente,
ma quello, con un tono di livore,
le disse: “Io con te non faccio niente!
Il color nero non mi è mai piaciuto!
Ritorna al miserevole Paese
da dove sei venuta, mi rifiuto
di far l’amore e sono assai cortese,
perché non son ricorso al turpiloquio! ”
La povera ragazza restò male,
però rispose pronta allo sproloquio:
“Non sei un mio cliente abituale,
sennò saresti già a conoscenza
di tutte le virtù che io possiedo!
Ignori la mia triste adolescenza
e tutte le persone a cui provvedo ...!
Se conoscessi a fondo la mia vita
mi chiederesti scusa, ma ho capito
che sei razzista, questa è una ferita
che il mondo non ha ancora perseguito!
E’ facile parlar col conto il banca
e vivere con l’animo tranquillo,
tu sei perfetto, hai la faccia bianca,
ritieni giusto offendere una squillo
che si guadagna il pane per la strada
facendo il più schifoso dei mestieri,
se, poi, la pelle nera non ti aggrada,
allora, giù ... offese ed improperi!
Cercate le puttane per godere
di prestazioni extra- coniugali
e, poi, ci date un calcio nel sedere,
ma senza dei motivi razionali!
Rischiam la vita, da mattina a sera,
per render soddisfatti quei clienti
che ignorano la pelle bianca o nera,
ma voglion dei rapporti turbolenti!
Per giunta è una continua umiliazione
il sopportare uomini razzisti
che in ogni depravata prestazione
mi lancian degli insulti da teppisti! ”
Rispose l’uomo in tono più cortese:
“Va bene, m’hai convinto, ... adesso sali! ”
La giovane pensando a quelle offese
respinte in precedenza, assai triviali,
aggiunse: “Sono io che mi rifiuto,
con tutti i sentimenti più profondi,
di far l’amor con te, sei prevenuto!
Mi guardi brutto, cosa mi rispondi?
Son già passate un paio di vetture
e sto perdendo tempo con un tizio
ancora sottoposto alle censure
sui negri in generale, ... che supplizio!
Un’altra volta, qui, non ci venire,
se vuoi ‘sfogarti’ vai con una bianca,
potevi già da prima proseguire,
perché ti sei fermato? Sono stanca ...,
non hai intravisto il viso tutto nero?”
Rispose l’uomo: “Eri un po’ nascosta
e quando sei uscita il mio pensiero
ha subito bloccato la proposta
di fare sesso, ero imbarazzato,
ma non sono il peggior dei manigoldi,
t’ho detto il mio giudizio infervorato.
Ti chiedo scusa, accetta questi soldi,
ti pago il tempo perso litigando! ”
Ma lei rispose in tono assai gentile:
“C’è un mio cliente, ecco, sta arrivando,
...è bianco come te, ... ma più civile! ”
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«Ho scelto un campo diverso per la mia trama, ma questo mi serviva per rendere ancor più significativo il problema del razzismo anche in un settore volgare come quello della prostituzione, dove avvengono situazioni pericolose in ogni istante del giorno, ed ora si trascende anche sul colore della pelle per intrattenere un dialogo piuttosto arrogante nei riguardi di una donna che seppure prostituta non va oltraggiata per la sua natura africana.» |
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