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“Te pòssino ammazza’, ma nun ce vedi?
Io stavo ar centro de le strisce bianche,
la ròta m'è salita su li piedi,
ci avevi le pupille troppo stanche?
La macchina coréva a cento all’ora,
te sembra questo er modo d’anna’ ‘n giro?”
Così gridò nervosa una signora,
ma nel veder l’autista, disse: “Ciro! ”
Infatti l’uomo s’era già fermato,
seppure a una notevole distanza
e nel tornare indietro spaventato,
rispose in tono tremulo: “Costanza?”
E i due si sono subito abbracciati,
perch’eran stati amanti e lui represso
le disse: “Scusa, ci siam rincontrati
in un momento urgente e assai complesso,
infatti sto correndo all’ospedale,
la mia consorte sta per partorire,
avevo fretta, ... ti sei fatta male?
Mi spiace tanto non poterti offrire
qualcosa al bar, ma devo scappar via! ”
Costanza lo guardò col cuore in gola,
provava ancora tanta simpatia
da non riuscire a dire una parola!
Fu Ciro che le disse: “Ci vediamo?
Ti lascio al volo il numero privato,
sentiamoci domani e c’incontriamo,
adesso scappo, scusa, son turbato! ”
Costanza restò immobile, perplessa,
aveva rincontrato il primo amore,
quell’uomo che le fece la promessa
di portarla all’altare, ma l’errore
fu quello di affidare a quel rapporto
la sua fiducia, forse, il sentimento
aveva vinto, ... poi ci fu l’aborto
spontaneo, e fu buio in un momento,
lui s’eclissò, così finì il legame!
...Giocando col biglietto tra le dita
si rammentò di quell’azione infame
in cui era sparito, e incuriosita
pensò di contattarlo il giorno dopo.
...Lui venne a quello strano appuntamento
e lei per poter giungere allo scopo
d’un dubbio che le dava un gran tormento
gli chiese: “Ha partorito la consorte?”
Lui le rispose: “E’ nato un bel maschietto,
è stata un’emozione alquanto forte,
mi sento padre e provo un certo affetto! ”
Lei lo guardò e disse col sorriso:
“Il parto è andato bene, sei felice! ”
E, poi, aggiunse in tono più deciso:
“In fondo al cuore ho una cicatrice,
ripenso a quell’aborto naturale
e a te che da quel giorno sei sparito,
m’hai fatto veramente tanto male,
m’hai messo incinta e dato il benservito!
Vorrei sapere in modo assai sincero,
se il bimbo, al nono mese, fosse nato,
m’avresti poi sposato per davvero?
...Invece quella volta sei scappato!
Adesso avresti avuto un figlio adulto,
ti saresti sentito soddisfatto! ”
Lui la guardò ed ebbe un gran sussulto,
non s’aspettava quel tremendo impatto
per una relazione in giovinezza!
S’alzò di scatto e se ne andò di fretta!
Lei lo guardò in preda a contentezza ...
...aveva dato sfogo ... alla vendetta!
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«Il tempo è galantuomo, spesso i nodi, ovvero i peccati della vita ritornano prepotentemente a galla nel corso della vita. La vendetta è sempre imponderabile, gli sbagli fatti ritornano attraverso il tempo tramite episodi imprevedibili, ... non si tratta di destino, ma è il tempo che riallaccia quegli eventi lasciati in sospeso, è il piatto della vendetta che si consuma freddo.
NB.: I nomi dei personaggi e la vicenda sono frutto della mia fantasia, pertanto ogni riferimento a persone o cose deve ritenersi del tutto casuale.» |
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