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Questa è una poesia erotica: se può turbare la tua sensibilita o se non hai più di 18 anni dovresti evitare di leggerla.
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Legarti al vezzo dei baci miei,
ingorda ti bramo,
di un desiderio ardente che di giorno
tace, covando tiepido e assopito
un desiderio che la notte
in sogno muta e lega
con invisibili catene.
Nel vizio ti trattengo
e nel mio gioco
i sensi accendono artifici
nella mente e il fuoco divampa
dissolvendo ostacoli nei corpi.
Lievita in gola liquida una voglia
che la bocca risale vaporosa.
Son lidi umidi le labbra,
le une paludose
dove precipitando affondi .
Son cordoli le altre, ti trattengono
in equilibrio estremo
e tu ti delizi lungo i miei sentieri
smarrito nell’odore delle spiagge.
M’incrino nei tuoi flebili respiri
sospesa dentro il flusso delle onde
risalgo a saziare la mia sete
in silenziosa quiete nella notte
che aduna in ciel le stelle timorose.
Cade una pioggia sull’anima,
sottile, e tra le mani gocciole di brina
freddano la lava del cratere. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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