Non dispera più.
È nell’acqua che è ritornato
Un’acqua ghiacciata
che uccide nel terrore
al buio
nella notte senza stelle.

Un legno
che avrebbe dovuto dare salvezza
è ora tomba capovolta,
lapide scoperchiata
nell’umidità del cuore.

Lo dicevano mio padre
ed il padre di mio padre
che nel mare c”è la libertà
ma quando è violentata dalla necessità
si trasforma in occasione di dolore.

Una nuova vita, una nuova vita
c’è oltre quell’orizzonte ...
ora sono qui a galleggiare
corpo su corpo
corpo accanto ai corpi dei compagni di sventura
mangiati dai pesci
corrosi dal mare
annullati dalla tempesta.

Sono qui, siamo qui tutti assieme
e navighiamo verso quell’orizzonte
che mai potremo raggiungere
solo perché nella nostra terra
non c’era speranza
e sognavamo di cambiare vita.

Ora siamo solo una nuova condizione
e corpi di sabbia restituiti a quell’acqua
da dove eravamo arrivati nel mondo
acqua materna calda ed accogliente
ora onda umida che raffredda e congela
e nasconde i nostri sogni caduti d’umanità.