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L’Italia d’oggi, ... è ridotta male,
somiglia sempre più a un mendicante
che cerca di arrivare in ospedale ...,
ma l’edificio ... è sempre più distante!
L’Italia nostra, ... quella di una volta,
che aveva il portafoglio sempre pieno,
adesso è incerta, scèttica, sconvolta
e dorme, in una stalla, in mezzo al fieno!
L’Italia bella, ... quella della LIRA,
stimata ed osannata in tutto il mondo,
ormai non c’è nessuno che l’ammira,
con l’EURO che ogni giorno ... è moribondo!
L’Italia eterna, storica, famosa ...
... si perde i pezzi pure il Colosseo ...
la ristrutturazione è ... litigiosa,
... sarà ultimata ..., forse, al giubileo!
L’Italia, ... la Penisola del sole,
baciata dalla storia e dal turismo,
è in coma, dice solo tre parole:
“Ridàtemi la LIRA” e il pessimismo
le blocca il cuore e soffoca la vita!
Il popolo, da tempo, si è stancato,
persino la politica è fallita
ed il governo è statico, stremato,
continua solo a viver di speranza ...
...che le sorelle in crisi (Grecia e Spagna)
ritrovino una solida abbondanza,
perché, altrimenti, crolla la montagna!
L’Italia si trascina di anno in anno,
la crisi sta aumentando a dismisura,
... e quando le Provincie ... spariranno ...
... la vita ... sarà ancora ... assai più dura!
I tribunali vengono accorpati,
i piccoli ospedali ... “inceneriti”,
auméntan sempre più i disoccupati
e i giovani si sentono avviliti!
L’Italia sta morendo piano piano,
la fine si avvicina lentamente,
nessuno vuole tenderle la mano,
perché risulta troppo sofferente!
Si cambiano i governi, ma purtroppo,
la musica politica è la stessa,
si cura ... con un semplice sciroppo ...
...la crisi ... ch’è di molto più complessa!
... Finché non ci sarà Qualcuno in grado
di garantire, ai giovani, il lavoro
e, al popolo, ... l’uscita dal degrado ...,
... l’Italia perde tutto il suo decoro!
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«In televisione si fanno tanti proclami sulla disoccupazione che scende di giorno in giorno, ma la verità resta nascosta sotto la realtà della vita quotidiana. Altri numeri ci dicono che la disoccupazione aumenta giorno per giorno e i piccoli artigiani tendono a sparire dietro la grande avanzata dei centri commerciali, mentre i grandi gestori del denaro acquistano tutte le grandi marche in Italia, così non abbiamo più nulla di nostro e gli italiani si sentiranno sempre più nudi e poveri. La mia è solo una polemica costruttiva su quello che serve e che invece diminuisce a vista d'occhio.» |
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