Non mi guardare più, più non mi toccare
non prendermi la mano,
non voglio più quello che tu chiami amore.

Tu, che gentile e profumato,
mi hai illuso con i tuoi gesti falsi ed ipocriti.
Tu, che non hai mai saputo cosa vuol amare
anche se me lo dicevi ogni giorno.
Tu, che dell'inganno hai fatto un trofeo,
ora vorrei strapparmi dalla mia vita questo neo.

Sulla mia pelle i lividi fanno male,
sono gonfiori pieni di possesso violenza e dolore.
Si, è vero, col tempo potrebbero andare via
ma sono quelli dell'anima
che non potranno mai guarire.

Non mi guardare più, più non mi toccare.

Un giorno mi dicevi che ero il tuo fiore
ora mi hai strappata maltrattata stropicciata
come carta straccia gettata
nel cestino della nostra relazione.

Un giorno mi offrivi rose ed amore
ora mi hai colpito nella faccia
mi hai deturpata la mia dolcezza
mi hai rubato i baci, i progetti, i miei sogni.

Sì, i miei sogni, di bambina che sogna il principe azzurro.
E mi sono ritrovata con un orco nella casa
un orco di marito, un uomo mai cresciuto,
un bruto
che diceva di avermi amato
ma che in realtà mi aveva solo posseduta.

Non mi guardare più, più non mi toccare.

Lasciami nel mio dolore
come albero senza più chioma.
Non potrò avere mai più primavere
ed i fiori non portano più la speranza di fiorire.

Hai calpestato il mio cuore
quando mi hai colpito con violenza
davanti ai tuoi figli ai miei figli ai nostri figli
scaraventata sulla credenza sotto occhi innocenti.

Ti perdono.

Il perdono è difficile ed io ti perdono
ma non cercarmi più, più non prendermi per mano.

La vita è talmente breve
che non vale la pena soffrire.