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«"si fu così solo per caso"---------------------------------------------------------------------------------------------- --------------------------------------------------------------------------------------» |
Inserita il 18/02/2016 |
e, per caso,
solo per caso sono passato lungo la via
che al fondo di essa portava a casa mia,
palazzotto stile murattiano con balconi in ferro
adorni di gerani, mimose e piante varie,
una bella piazza davanti, spaziosa con panchine
dove piantammo alberi di palma e tuberose, e
per caso,
osservo che son diventati giganti ondeggianti,
le panchine non sono più in ferro ma legnose,
le tuberose sono sparite ed anche le aiuole,
non ci sono più bambini vocianti ma solo vecchi
che giocando a scopa o briscola ricordano
con gran nostalgia e malinconia il tempo che fu,
di quando erano aitanti, bellissimi e vigorosi,
di come correvano dietro alle belle gonnelle,
di quando marinavano la scuola e giocavano a morra,
di come ora di tanti compagni son rimasti in pochi, e
per caso,
mi vengono alla mente visioni di una volta
il maestro, il preside, il parroco, il salumiere,
il gommista socialista che raccontava favole di guerra,
il tappezziere che diceva che prima si stava meglio,
e mio padre che burbero soltanto in apparenza
era colui che essendo di altra estrazione cittadina
si pavoneggiava parlando dei suoi lunghi viaggi in marina,
e mia madre sempre raccolta vicino ad un telaio a mano
che ricamava sulla seta meravigliosi disegni senza tempo, e
per caso,
avrei voluto che di li non mi fossi mai mosso
che invece di girare il mondo in cerca di grandezza
di facili amori, di passioni vuote, di emozioni stupide
avessi coltivato il mio orticello fatto forse di niente
ma che in fondo era il mio tutto, il mio mondo intero
eri tu che lasciai per andare all'avventura del mistero,
tu che mi aspettasti ma poi stanca di aspettare il tuo principe
scegliesti un onesto ragazzo senza grilli per la testa, e
per caso,
ora spero tu sia stata felice, abbia avuto pargoli,
abbia avuto la felicità che con me immaginavi,
abbia saputo dimenticare uno stupido ragazzo biondo
che per cercare lontano quello che qui già aveva
lascio il suo borgo, la sua piazza, la sua chiesa
volò lontano per tornare si importante ma vuoto dentro
con un magone grande quanto un deserto tropicale,
con una nostalgia immensa quanto è grande il mare,
con un bagaglio fatto solo di ricordi effimeri e senza senso, e
per caso,
si per caso ho sbagliato a ritornare con sufficienza
qui nel mio vecchio quartiere in questa vecchia via,
quando si parte non bisogna più voltarsi indietro
si può rimanere di sale che brucia mente e cuore, e
per caso... |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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