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La sera, poco prima di far cena,
scendevo dal barbone giù di sotto
(sinceramente mi faceva pena! )
e gli portavo un pasto appena cotto.
Seduto sul cartone accanto al muro
mangiava con i guanti lacerati,
aveva barba lunga, volto scuro
e gli scarponi logori e bucati,
davanti ai piedi il solito cappello
con dentro solo un paio di monete
e il suo fedele, malridotto ombrello,
poggiato in piedi, addosso alla parete.
Lui non chiedeva niente a chicchessia
e, quando, una persona gli portava
qualcosa da mangiar, con cortesia
alzava gli occhi e, poi, la ringraziava.
Onestamente non ho mai saputo
qualcosa riguardante la sua vita,
chi fosse, ne da dove era venuto,
neppure qualche cenno di sfuggita!
Restava in terra con i suoi pensieri,
non dava mai fastidio a noi passanti,
aveva atteggiamenti calmi e seri,
non si legava agli altri mendicanti.
Iersera sono sceso con il pasto,
ma lui non c’era più su quel cartone ...,
ho chiesto in giro ..., un esito nefasto,
qualcuno s’era accorto che il barbone
non respirava più e con rispetto
aveva contattato un’ambulanza
sperando in un benevolo verdetto,
però il suo cuor ... ne aveva già abbastanza!
Nessuno saprà mai costui chi era,
ne voci relative ai connotati,
qualcosa concernente la carriera
distrutta, come tanti sfortunati!
... Viviamo in questo mondo e siamo assenti
di fronte a tutto ciò che ci circonda,
non ci sforziamo ad essere presenti
con qualche atteggiamento fuori onda
che possa migliorar la vita altrui,
guardiamo gli interessi personali
e non le insicurezze di colui
che vive in situazioni primordiali!
Sappiam che sulla terra siamo tutti
degli ospiti e godiam la nostra vita
in mezzo agli altri, onesti e farabutti,
seppur ci tolleriamo di sfuggita!
Nel mondo non c’è mai l’amor fraterno,
c’è solamente commiserazione
per chi, purtroppo, scivola all’inferno
e muore ... senza accanto un testimone!
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«I barboni sono nostri simili caduti in disgrazia, non sempre la vita riserva a tutti un vivere sereno nella propria famiglia, le circostanze a volte portano una persona a scivolare lungo i pendii della miseria sino ad arrivare a coricarsi lungo il marciapiede o sotto un porticato. ... Anche loro hanno diritto a quel poco di benessere e la solidarietà deve essere un dovere per tutti noi. Non si tratta di pietà o di commiserazione personale, ma di comprensione umana, quel lato di noi che ci porta alla solidarietà.» |
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