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♦ Marco Veronesi | |
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Questa è una poesia erotica: se può turbare la tua sensibilita o se non hai più di 18 anni dovresti evitare di leggerla.
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Io di te mi nutrivo allegramente
E nei miei giorni
Nascondevo il canto
dei grilli e la campagna e la luce
Per rivelarlo a te
nella sera d’estate
Sotto il ciliegio
Dopo il mio pasto
Raccoglievo di noi
quella danza terrena
E mi perdevo
tra i tuoi denti
come nuda preda
e riflettevo
sulla tua bellezza e il mio piacere
Poi
Hai voluto portare
Questa spina d’acciaio
dentro la nostra carne
come una guerra vissuta per anni
Adesso ho nelle ossa il turpiloquio del tempo
Scandito nella lingua dell’amante
Ma il gioco dell’osceno
non mi disturba più. | |
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Willi |
28/06/2007 16:41| 4079 |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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