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| Dove sono è la terra che calpesto,
lo spazio che respiro, la musica che sento,
i profumi che avverto, la presenza del sole
anche quando fa freddo e piove.
I pensieri
trovano il respiro e la distanza,
il bene e il male, le forme
ed il mutar della coscienza.
Dove sono si riempie la giornata
nel fare del serio e nel suono
di inutili parole parlando di sport
di donne e lavoro .
Ci sono pochi gatti e topi tanti,
il sole tramonta dove il tempo comanda
e i bambini nascono piangendo anche
quando si muore e ne leggi l’annuncio
in un riquadro nero rendendoti conto
che è vero,
qualcuno vi riflette si addolora
e diviene serio.
Dove sono si ride e si balla,
fa caldo a Natale,
a primavera sbocciano gigli
e ci sono autunni con boschi vermigli.
Il mondo intorno cambia
nella pace o nel dolore, nel silenzio
e nel frastuono, nelle feste comandate
e in quelle improvvisate.
Dove sono mi manca quel dolce
far niente dei vicoli di Roma,
il selciato lucido dal temporale,
il gusto del caffè col giornale,
l’artista di strada mentre il fiume va lento,
gli scorci ed il respiro della storia,
le abitudini di una vita imparate
a memoria.
Dove sono ritrovo le gambe
a camminare e tempo per scrivere
mentre la pineta geme nell’urlo
del vento,
la partita allo stadio è solo un evento
da televisione e qualcuno di sera
ricorda la guerra, mastica un sigaro
e maledice la terra.
Dove sono si riscopre l’attimo,
l’orizzonte del mare e c’è sempre
qualcuno un po’strano ma uguale
con la voglia d’amore. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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