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«"una bella favola dai risvolti non belli"...» |
Inserita il 08/03/2015 |
e, ti voglio raccontare una storia,
piccola siediti ed ascolta il nonno:
in un tempo lontano ma non troppo
un bellissimo ragazzo, certamente io
incontrò una fata non dai capelli turchini, ma fata,
così apparve ai miei occhi d'adolescente imberbe
che contava ad una ad una le stelle per trovare la più bella,
che cercava nel mare la migliore sirena per poi baciarla,
che si approcciava alla vita con lo studio e lo sport
che cantava "sapore di mare" nell'estate del sessanta, e
fu subito colpo di fulmine, lampo abbagliante, tuono dirompente
non fu facile conquistarla anzi la rincorsi per tutta l'estate
ma con il cader delle foglie in autunno mi cadde tra le braccia
come si cade al suolo colpiti da pietra vagante senza preavviso, e
fu amore stupendo irripetibile, senza pudore quello che provammo
ci rincorrevamo lungo il viale della nostro mare azzurro e verde a volte
come verde e azzurro cristallino erano i suoi splendidi occhi stellari,
non potevamo fare a meno l'un dell'altra, eravamo unici, stupendi, e
ma il destino, il fato, la fortuna si misero di traverso alla nostra beltà,
ci perdemmo senza sapere il perché senza conoscerne la ragione
abbiamo vissuto lontanissimi in altre città nel mondo, come sconosciuti
la sua vita, la mia vita non si sono più intrecciate, mescolate, avviluppate, ed
allora mio tesoro se un giorno incontrerai quello dei tuoi sogni,
afferralo, non lasciarlo fuggire, incatenalo al tuo fianco con il tuo amore
non commettere l'errore sovrumano di tuo nonno, stupido che sono stato,
fai tesoro dei miei insegnamenti, della mia triste storia vissuta ormai,
così non avrai mai rimpianti ma vera, pura, costante, sincera, felicità:
i nonni a questo servono. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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