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Gira la rosa dai mille pensieri
Rossa riposa in mille colori
Gira e rigira nelle mie mani
Pietra preziosa, rubini leggeri
Gira la rosa in mille spirali
Rossa di sangue ne tinge le spine
Dolce il colore, tenero amore
Vibra nel vento, nell'erba del sole.
Gira e rigira,
Rabbiosa spira
Vola leggera nel vento di marzo
Statua marmorea, pietra, quarzo
Si nutre di terra, dei ricchi lo sfarzo
Si dona sfrontata poi al povero apparso
che si era sul ciglio della strada perso
Regala al poeta il più dolce grido
Che sa di profumo, gentile ma terso
Un lento melodico di odore diverso
Lontano e ovunque, per sempre disperso
Nasce dal sole, da pura freschezza
Vive con gioia, desiri e gaiezza
Riempe di spine la sua lunga treccia
ché sciolta nulla sarebbe bellezza
Vivida, chiara, complessa madrina
Porta con séil suo mantello scarlatto
Di Mille e più giri ricopre di fatto
Il suo cuore debole e fragile al tatto
Mille e più case, come le stelle
Disegna arte, rie sopra la pelle
Di venosi petali compone le belle
rosse pietre di muscoli e molle
Rosa mia rossa di belle stagioni
Candida e pura, fragile di brina
Lieve ti poni nelle mie mani
Calda vendetta che mi consola
Gli occhi tuoi rossi, bella mia rosa
Dipinti da lacrime della mia sposa
guardano inerme la tua piccolezza
Nella tua dolce, eterna grandezza. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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