Stanotte stàmme vicino di Rosita Bottigliero (Dialettali)

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Il senso della vita di Rosita Bottigliero(114 poesie)

Stanotte stàmme vicino

Dialettali

Chella notte appriess' 'a te'
vulesse spera' e 'verè

nu strazio ca si ripete
tutt' 'e vote ca te vulesse arraggiuna'.

Sustanza curre cca'
partimme tutt'e duje
chillu dicere nu basta
ce vo' a pazzaria p''e brillà

so lucerne e ' tutt' e juorne
parole malandrine
carute 'ncoppe 'o core

vulessene vula'.

Stanotte so tiranno
sti ccose aret'a vita
nunn'e fà fujre

sò chiàcchiere concrete
scarfate d'a emozione
parlate cu divuzione.

Nu saggio nunn'o fa'
stàmme vicino e accumincia a ballà.

Rosita Bottigliero

27/04/2014 00:02 9| 2856

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.

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Nota dell'autore:

«Quella notte dietro a te
vorrei sperare di vedere
uno strazio che si ripete
tutte le volte che ti vorrei ragione.
Sostanza vieni da me
partiamo insieme
il dire non basta
ci vuole la follia per splendere
sono luci. di tutti i giorni
parole malandrine
cadute sul cuore
vorrebbero volare.
Stanotte sono tiranne
queste cose nella vita
non farle fuggire
sono chiacchiere concrete
scaldate da emozione
parlate con devozione
Non fare il saggio
stammi vicino e inizia a ballare.»

Commenti di altri autori:

«Poesia dolce nei sentimenti, ma allo stesso tempo una messa all'erta sui pericoli giornalieri che le sole parole non possono combattere, bisogna anche ballare. Cioè mettersi in gioco, e in questo napoletano caliente, vuol dire partecipare con tutte le proprie forze.»

Delinquente (27/04/2014)

«Ci vuole follia per splendere... un verso che da il senso di come l'esistenza dell'uomo sia guidata dall'irrazionale che ci avvolge ed avvolge la ragione. Un razionalismo, anche in amore, che vorrebbe confinare questa forza primaria, precipua ma con pessimi risultati. La bella poesia dialettale l'avverto, sotto quest'ottica, ad abbandonarsi nelle braccia dell'amore.»

Massimiliano Moresco (27/04/2014)

«Acclamare alla ragione perché non ci lasci alla follia di noi stessi... ma nello stesso tempo la si invita a "ballare" con noi!
Potrebbe sembrare un controsenso, ma così non è, perché l'uomo trabocca di impulsi istintivi che in qualche modo devono essere canalizzati... ma mai imbrigliati!
Versi dove il dialetto usato da ancor più "pressione" alle parole.
Bellissima»

Riccardo Ruschetti (27/04/2014)

«Poesia pregna di significato, molto belle le metafore usate e di grande impatto l'uso del dialetto napoletano che accentua espressività e musicalità.
Opera davvero apprezzata.»

Cinzia Gargiulo (27/04/2014)

«...Il dire non basta ci vuole la follia per splendere... In questo passaggio tutta l'intensità di una poesia che porta nell'abbraccio dell'amore, imprudente, irrazionale, ma di un vero e sentito sentimento.
Molto apprezzata.»

Catia Dinoni (27/04/2014)

«quanto son belle le liriche della brava poetessa specialmente in vernacolo acor di più... autrice di spessore»

carla composto (27/04/2014)

«belle le poesie della poetessa in vernacolo, conservano freschezza e musicalità»

Citarei Loretta Margherita (27/04/2014)

«Poesia ricca di sentimento reso ancor
più suggestivo e coinvolgente dalla
inimitabile "lingua" partenopea.»

Alberto De Matteis (27/04/2014)

«Dolcissimo canto d'amore notturno che vuole superare ogni parola, ogni discussione, ogni discorso per diventare realtà, sostanza pura per volare finalmente anima e corpo. La poesia è veramente bella e musicale nel suo vernacolo e la traduzione in lingua non restituisce lo stesso calore e la stessa carica amorosa!»

Salvatore Masullo (27/04/2014)

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