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«Come ha osservato in bacheca una poetessa, riferendosi alla metropolitana della sua città, le mie impressioni sono quasi le stesse che anche lei prova durante quei brevi viaggi sotterranei. E, vorrei aggiungere, sono impressioni solo apparentemente negative, ma che in realtà possono avere risvolti positivi (del resto, che cosa sarebbe, nelle viscere della terra, l'inferno, se non un paradiso capovolto?) : la cosapevolezza che tutti, uomini e bestie, facciamo parte del regno animale (prima strofa); l'esercizio del trastullo, slegato dalle incombenze della vita di tutti i giorni (seconda strofa); l'uguaglianza fra gli uomini nella terza strofa (quegli sconosciuti possono essere operai e disoccupati, oppure professori universitari e illustri clinici...) ; l'effetto benefico quasi anestetizzante che il vuoto paradossalmente generato dalla folla può produrre (quarta strofa) . Da un punto di vista formale, mi permetto di suggerire che, forse, i due versi centrali, rimati, di ogni strofa possono dare l'idea del binario sul quale corre il treno, mentre il primo e il quarto verso possono suggerire l'apparire delle due banchine ad ogni stazione, o anche l'ingresso e l'uscita dalla metro, cioè l'opposizione tra il mondo in superficie e quello in profondità.» |
Inserita il 26/06/2014 |
Come le scimmie agli alberi aggrappate,
ci afferriamo alle barre della metro,
attraversando quel paesaggio tetro,
a decine di metri sottoterra.
Ci trastulliamo con banane strane,
luminescenti o in forma di giornale,
per rendere accettabile, normale,
quella presenza in luogo così avulso.
Circondati da tanti sconosciuti,
gli sguardi rivolgiamo noi a noi stessi,
sguardi un poco intontiti, un poco fessi,
per ingannare il tempo in sospensione.
Ed io, scimmia fornita di una penna,
guardo le mie consimili ed annoto
tutta la solitudine ed il vuoto
spesso da moltitudini creati. |
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«Il 21 marzo scorso ho viaggiato sulla finalmente ultimata "Linea 1" della Metropolitana di Napoli: ora è possibile raggiungere il Vomero direttamente da Piazza Garibaldi (Stazione Centrale), senza effettuare cambi intermedi.» |
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