Se al posto di regalarti fiori
tolti distrattamente dalla pianta,
io ti facessi omaggio d'attenzioni
non frivolezze d'un solo giorno
ma riconoscimento di attimo dopo attimo,
di ora dopo ora, di giorno dopo giorno,
per la durata di un anno, di una vita,
di tutto il tempo pensato e respirato insieme?

Se al posto di negare alla natura
il piacere d'apparire in tutto lo splendore,
io coltivassi zolle inaridite al cuore
e lì spargessi semi di rispetto
perché dal vacuo rinascesse amore?

Come vorrei, ripercorrendo il tempo andato,
riuscire a cancellare oppressioni,
anatemi e sassi scagliati dalle religioni,
provocazioni che l'ignoranza nutre,
sporche prepotenze figlie d'arroganza,
tristezza d'impotenti anime massacrate,
giovani vite al piacere vendute,
vite bambine allo scandalo immolate.

Veramente vorrei offrirti fiori,
modo sarebbe per ringraziarti, donna!
Nascono in giardini senza tempo
non crescono né sul ramo né sul prato,
fragranti di riconoscenza, stanno
nei cuori che ti hanno rispettato.