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«Ci sono un uomo e una donna, essi sanno di essere a questo mondo, essi vivono sotto l'infinita coperta del cielo, la dividono ma non sognano sotto lo stesso calore. Questo uomo e questa donna hanno parlato, non si sono mai uditi, lui era qualcuno che la disperava di voglie incessantemente, lei era una ciliegia orgogliosa che cadde dal seme amando follemente. Essi vivono, essi non si toccano, essi esistevano ed erano nati, non si sa se fossero stati destinati ma se avessero tagliato il tempo e il destino, la lunghezza del profumo mancato di entrambi, oh come si sarebbero amati, più di quanto si adorano, così, ora, nel ricordo da lontano,» |
Inserita il 24/05/2014 |
| Cosa facevamo noi due prima di questo istante?
Nel tempo dei nostri giovini lustri
partorivano forse le nostre illusioni
dall’utero delle radici
e i discorsi affondavano nell’erba.
Gli anni acerbi
assorbiti nella ragnatela dei disordini.
Io ero già cresciuta
e tu giocavi in strada
con i ragazzi senza anni.
Poi i bicchieri di vino col mondo e con l’amore
ed io che ricordavo di aver pianto.
Qualche luce, un altro paese.
Una sola storia.
Mille stalattiti di parole,
mille volte.
Io ti racconto della nostra attuale
strana intesa che ha sconfitto
le mie stramberie e contraddizioni.
Delle serate, quando finalmente capivo
che era l’ora di guardarti e confessare;
ma tu già sapevi ed io mentivo.
Ma tu già sapevi.
Un pomeriggio di gennaio,
con un cielo carico di presagi
ho capito di amarti.
Ti dico quanto ti amo ora.
Profondamente.
Di quanto amo la tua forza
e le tue debolezze.
Del perché sento già la mia vita legata alla tua
sebbene le mie orecchie
non possano ancor udirne il suono.
Mi trafigge che io debba inventarmi giorni,
poiché non vivo un tuo giorno.
Esisto!
E malgrado i miei stupidi convincimenti
esisti.
Ti parlo della mia poesia
che mi fa scivolare il dolore
e che mi assolve oggi ai tuoi occhi sconosciuti
in cui vorrei specchiarmi all’infinito
o anche solamente baciare la tua ombra
prima che muoia il sole. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Immagine dal web
- Dalla mia raccolta poetica "LA LUCE DELL’OMBRA", 2014, (c)» |
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