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Nunn’è a vita o cuntrario da’ morte, ma l’Ammore!
No... nunn’è comme vui o’ cunuscite.
Nunn’è chill’che dura pe’ n’ora...
e nun te lass’ senza dulor!
Chist’esist pe’ natu destino:
che è chill’ e murì senz’ nu mutiv!
Sufferenz’ e lacrem’ va cercanno,
e s’accapiglji pe te’ lluvà’.
S’incammin p’ vicul astritte,
s’intratten pe’ gjiardin nzarrat
addò a vit de guagliun
s’scioglje dint’o fumm .
A nott po’ va luntan.
Va truvann sren’ che sonan’...
Strade int’oscur’ astrignute
e ij’ pen è na mamma, a cap’e nu criatur
che nun s’ascetarrà!
E' vote po’ tras’ inte e cas,
addò a vita s’è fatt’ chiu’ amara.
E’ semp’iss che scont sti’ pen,
o post’ tuoj, po’ben che ten
e niente a cagne t’cercarrà!
Ogni vote che o’vid
è semp’ chiu bell’,
pecché mor’ e nasc ogni mument!!
A gent dice:”Sicur chist’è o'Signor!”
E nisciun se purmett do’nnegà.
Andrea Garofalo
Traduzione
Non è la vita il contrario della morte, ma l’Amore!
No... Non è come voi lo conoscete.
Non è quello che dura per un’ora...
e non ti lascia senza dolore!
Questo esiste per un altro destino:
che è quello di morire senza un motivo
Sofferenze e lacrime va cercando,
e s’accapiglia per levartele.
S’incammina per vicoli stretti,
s’intrattiene nei giardini transennati
dove la vita dei ragazzi
si scioglie dentro al fumo.
Di notte poi va lontano.
Va cercando sirene che suonano.
Strade strette nel buio
e le pene di una mamma, al capezzale di un bambino
che non si sveglierà!
A volte poi entra nelle case,
dove la vita si è fatta più amara.
E’ sempre lui che sconta queste pene,
al posto tuo, per il bene che ha
e niente in cambio ti chiederà!
Ogni volta che lo vedi
è sempre più bello,
perché muore e nasce ogni momento!
La gente dice: “Sicuro che questo è il Signore!”
E nessuno si permette di negarlo. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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«"Ciò che non muore mai è l'Amore che muore sempre"
Dalla catechesi di un giovane sacerdote del mio paese: Acerra, al quale dedico questa poesia» |
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