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Sedea in sugl’orli la dama del pozzo,
mirava estatica ‘l ciel vespertino,
gemeva rorida d’empio Destino,
all’occhio l’ombra d’un pianto in singhiozzo.
Scorgeva in ansia la picciola corte,
e i picchi e i muri dell’orbo castello,
e l’alte torri parevan di smorte
spemi un sì cupo e feroce suggello.
Udiva flebile ‘l canto d’un gozzo
che lamentavasi qual prigioniero,
e ‘l sono stridulo d’un liuto rozzo
a lei gemeva: «Son tuo cavaliero!».
Sedea in sugl’orli la dama del pozzo,
mirava estatica ‘l ciel vespertino,
ivi giacevasi fin dal mattino
e ‘l suo bel core d’Amor era sozzo.
Ell’era in preda d’un’orrida Sorte -
l’occhio avea in lagrime - e ‘l fianco suo snello
tremava inquieto alle torri del forte,
rocce d’un monte, terribile avello.
Era la figlia d’un povero mozzo,
s’innamorò d’un messere sincero,
a lui del core porgeva un pio tozzo,
ed ei l’amava, portòlla al maniero.
Sedea in sugl’orli la dama del pozzo,
mirava estatica ‘l ciel vespertino,
e d’un marchese l’onore meschino
ben malediva col tristo singhiozzo.
Fuvvi che ‘l padre del giovin le porte
varcò d’un atrio; e ‘l suo figlio rubello
a lei abbracciato mirò, e alle ritorte
scagliò di questi l’ardito mantello.
Ei si lagnava, e gemeva e ‘l suo gozzo
rendeva suppliche al padre sì altero,
ma tosto questi co’ un spasimo rozzo
empio ‘l scagliava nel carcere fiero.
Sedea in sugl’orli la dama del pozzo,
mirava estatica ‘l ciel vespertino,
pregava immobile e mesta ‘l Divino,
misera prole d’un povero mozzo.
Vennêr la Notte e le stelle risorte,
e ‘l ciel soffrente oscurava ‘l suo vello,
e ne’i suoi palpiti stava la Morte,
baciò spirando d’Amore un anello.
Sonava ‘l liuto - dinnanti ad un tozzo
di pan marcito - l’amato guerriero,
e la sua donna pel Cielo sì fosco
vêr Paradiso n’aveva ‘l sentiero.
Giacea in sugl’orli la dama del pozzo,
sedeva esanime, e ‘l ciel del mattino
l’ebbe cadavere; e irrise ‘l Destino...
e d’un Amor fu l’estremo singhiozzo. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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