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Odo sonàr dal campanil nevoso
i sacri bronzi, e i dodici tocchi,
e vien la Notte, occhio di siepe ascoso,
e nel tacèr di quest’infiniti occhi
di fiere tenebre, giaccio irrequieto,
e vo’ a pensar pria che ‘l sonno m’abbocchi:
quanto mi fu ‘l giorno che scorre inquieto,
e nel rossor di me Poëta a un sasso
il viver mio confesso che mai è lieto,
e fuggo rapsodo nel sogno, e un lasso
nel cor mi coglie e mi parla una Musa,
ed ella segue nascosta ‘l mio passo.
Ove vai, Diva?... E ‘l canto mio ricusa,
e affrante sono le membra, e dormiente
m’è pur il sangue, ‘l cor ch’ella m’annusa.
Oh Donna pia, dimentica un demente,
e i sentimenti e i sensi miei perdona!
Ma ‘l tuo m’è vento che ancor è fremente,
e la Poësia con te m’abbandona,
e se provai davver per dama Amore,
o Musa bella, se’ tu mia padrona;
ed or ch’è vinto per te sol mio core,
donami ‘l libro de’ prossimi carmi,
e fa’ ch’io canti le pugne e ‘l furore,
e baci e abbracci e l’infuriar dell’armi,
e ch’ora l’ode finisca in sul recordo
del dì passato, e de’i tuoi bei marmi.
Quest’è la Notte in cui rinasco, e un fiordo,
e monti oscuri, e tenebrosi boschi,
veggo, e le rogge ascolto e ‘l flutto sordo,
e ‘l mar terribile de’i cieli foschi,
e bevo d’un sogno e da un calice amaro
freschi e sonniferi e sì indarni toschi.
È mezzanotte; e n’ascolto uno sparo
di lontan, tristo e soffrente fucile,
e l’alba Luna mi fia almen un faro,
e dal verone riveggo ‘l cortile,
le spoglie rose, ed il volto del verno,
e sento un brivido, un senso febbrile...
e un demòn bruto m’irride, e un ischerno
mi son le nevi, e le nebbie e la Notte,
e più non reggo ché più non ho un perno.
Ricordo, o dolci e sì gentili grotte:
mi son macchiato d’insan tradimento,
e aspri rimbrotti l’alma mi dà a frotte,
ché nel Destin sta iscritto: «Sentimento
n’avrai tu della Musa al sol Portento!». |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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