Er patto cor diavolo di Enrico Baiocchi (Dialettali)

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Amore e pensieri in dialetto di Enrico Baiocchi(25 poesie)

Pensieri d'amore, politica e sociale in romanesco

Er patto cor diavolo

Dialettali

Na vorta te credevo puro io
te pregavo e m’ariccomannavo
sì, quarche peccatuccio lo facevo
me perdonavi, in fonno tu eri Iddio

Poi ‘n giorno m’hai deluso sur più bello
ché er vero amore mio te sei ripreso,
lì, ho pensato che eri ‘n po’ fasullo
e me sa che te sei puro offeso.

Ar punto che te sentivo più lontano
ché la mattina ormai io nun cantavo
e quanno a sera poi m’addormentavo
nun me facevo er segno co la mano.

Così ho ripreso a frequentà le donne
e quarcheduna pareva quella giusta
tu m’hai ricominciato a riconfonne
a solitudine m’ha rimesso sotto a frusta.

Sai che te dico, mo vado dar diavolo
se mettemo seduti ‘ntorno an tavolo
famo un chiaro e dettajato accordo
così er destino nun po’ fa er bastardo

E come disse er barista de Ceccano
chissa che stavorta fusse a vorta bbona
ch’io me sistemo e si lui me da na mano
ortre all’amore aritrovo la fortuna.

Come se dice, speracce ‘un costa gnente.

Enrico Baiocchi

28/11/2013 14:17 7| 2734

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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Nota dell'autore:

«In uno sketch il grande Nino Mandredi propose il personaggio del barista di Ceccano che disse "fusse che fusse a vorta bbona" una battuta entrata nel gergo comune e da cui ho preso spunto per questi versi.»

Commenti di altri autori:

«La vita, la vita di ognuno di noi è questa.
Momenti nei quali si gioisce e quelli tristi nei quali affondiamo.
Ed è allora che anche Dio sta da un'altra parte per noi.
E fosse la volta buona dice l'autore prendendo spunto da un personaggio di un grande.
Chissà, di sicuro di bbona c'è questa in dialetto.
Particolare e graditissima lirica.»

Bruno Leopardi (28/11/2013)

«La delusione per la perdita di una persona cara lascia tanto amaro nel cuore, al punto che subentra anche la malavoglia di credere in qualcosa o in qualcuno che sino al giorno prima era il bastone su cui appoggiarsi nei momenti di sconforto. La delusione, come scrive il bravo autore, spinge a fare accordi col diavolo pur di riuscire a vincere quello stato di malinconia causato dal distacco di un amore insostituibile nel cuore. Molto delicata e bella allo stesso tempo, piaciuta moltissimo, complimenti, una trama originale.»

sergio garbellini (28/11/2013)

«Il messaggio è chiaro. La stesura fantastica. Ogni strofa è riflessiva e plasmata con accenti di estrema sagace pensiero. Un autore che sa come stupire e come incantare, soprattutto con questi versi in vernacolo che si prestano più che bene per questo tema trattato.»

Rita Minniti (28/11/2013)

«Muchas veces la desilusión, los momento difíciles nos conducen por caminos que nunca pensábamos recorrer y estos a la vez, a pensamientos de amarguras... que no nos dejan ver la luz, la vida que existe mas allá del dolor... Una lírica muy particular que he disfrutado leer.»

Arelys Agostini (28/11/2013)

«simpatica riflessione vernacolare... in cui l'autore con maestria riesce a creare un connubio perfetto tra musicalità ed armonia ... il contenuto a sfondo autoironico spicca per le verità che si celano tra i suoi versi. Apprezzata»

Rasimaco (28/11/2013)

«bella ironica un vernacolo che la rende ancor più originale... molto apprezzata»

carla composto (04/12/2013)

«Riflessione in vernacolo molto gradevole su situazioni e circostanze di vita che vengono trattate dall'Autore con grande freschezza rendendo i versi veramente di gradevole lettura. Poesia che ho molto apprezzato per questo riuscire ad ironizzare su eventi e condizioni della propria esistenza in maniera così sagace e direi efficace. Molto apprezzata, dietro l'autoironia leggo tanta profondità.»

Paola Vigilante (05/01/2014)

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