Dio,ormai sconfitto dalla tecnologia,
annullato il premio alle vite grevi
e tutti sono stanchi d'osservare
dalle vetrine la razzia dei regali promessi,
parte la violenza,il sangue scorre
per le strade e ai pittori serve il nero a coprire,
la notte non basta a velo di atrocità

Le poche preghiere in archivio di anime
sono solo l'ultimo ossigeno da cacciare
per mettere sottovuoto agli onesti il cupo dolore
icona alla memoria per tener vivo il rancore
alla vendetta

Niente più strette di mano a distribuire
calore equo ai cuori ma solo allacci
per aver complici da tirare al fosso,
la morte ha abbandonato il sorteggio
e sbuffa all'abbondanza che non può
giustificare,smaltire

Il cielo è l'ultimo piano dei loculi
e l'amore solo carni che si sventrano
per nascondersi

I cani inferociti,vestiti da arbitro
cercano tra le arene l'umano servo
che ha vinto il duello

Il progresso,una macchina a velocità folle
senza pilota a flagellarsi verso il muro
del silenzio

Prendo compiaciuto,un grappolo d'uva
e accosto alle labbra una cetra