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“Perché ti spogli? Ferma! ... Per favore!
Stasera non mi va di far l’amore,
son ritornato stanco dall’ufficio
e far l’amor sarebbe un sacrificio!
Stanotte riposiamoci, domani
saremo due implacabili vulcani
e avremo tutto il tempo, perché è festa,
così rispetterò la tua richiesta! ”.
Mia moglie mi guardò incuriosita
e, poi, con voce alquanto infastidita,
rispose a tono: “Sì! Mi sto spogliando
perché ho la febbre! Vedi? Sto tremando!
Tu pensi sempre e solamente al sesso ...
...sto andando a letto! ... Serve il tuo permesso? ”.
Rimasi veramente tanto male
per la risposta fredda e assai brutale,
guardai mia moglie, poi, con gentilezza
le andai vicino, feci una carezza,
cercai il suo sguardo per poter capire,
portai la mano in fronte per sentire
la sua temperatura, ch’era ardente!
Le chiesi scusa, in modo diligente,
per non aver capito il suo malore.
La misi a letto, poi, chiamai il dottore ...
La visitò, mi fece la ricetta
e, corsi in farmacia, in tutta fretta.
Poi chiesi i giorni liberi al lavoro
al fine di curare il “mio tesoro”!
Da quel momento le restai vicino,
e le portavo a letto, ogni mattino,
il latte e preparavo pranzo e cena
per farla sentir sempre più serena.
Restai per sette giorni accanto a lei
con i doveri e i sentimenti miei
e lei, felice, m’invitò nel letto,
per ringraziarmi del sincero affetto.
Ci fu un rapporto al massimo entusiasmo,
sciogliendoci in un folle, intenso orgasmo ...!
... Ma fu per quel capriccio e ... negligenza
che lei ... m’ha contagiato l’influenza!
...Da quella volta vivo nel terrore ...
e prendo un’aspirina, per prudenza,
qualora avverto stimoli d’amore ...,
...per evitare il rischio d’influenza!
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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