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«"è ancora l'incubo che mi pervade l'anima"...» |
Inserita il 14/03/2014 |
e, era settembre di tanti anni fa,
quanti non ricordo mi sembra un secolo,
l'estate abbandonava la sua nave soleggiata,
le prime foglie gialle incominciavano a venir giù,
tuoni, lampi e nuvole nere si intravedevano all'orizzonte,
mi dicesti ciao questo è il mio telefono, chiamami, e
ti ho chiamata mille, mille e mille volte invano,
il tuo numero è inciso nella mia memoria ancor oggi,
il tuo viso mi ha scalfito l'anima rubandomela,
il tuo sorriso mi ha inchiodato il cuore al tuo cuore,
il tuo corpo non scordo ancora era meraviglioso, ed
ora è di nuovo settembre in un'altra età non più magica,
purtroppo la senilità ormai ha avvinghiato il mio vetusto corpo,
ma nella mente lucida vi è sempre la tua foto bellissima,
al sentir la nostra adorata canzone sempre mi emoziono,
eravamo giovani, belli, vivaci, sensuali, spensierati, amanti,
il pragmatismo era il nostro credo, vivevamo alla giornata, ed
in questo nuovo brutto settembre dove sei, in quale città vivi,
sei felice, lo sei stata, lo sarai ancora?, spero proprio di si,
se fosse il contrario la porta della mia casa che tu conosci
si spalancherà d'impeto per accoglierti come una regina,
come lo eri, lo sei stata in quel settembre di quell'anno:
bellissimo e fugace. |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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