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Quanto spazio può prendere un pensiero
quanti mondi sa dipingere nel vuoto
e poi giorni a pregare e chiedersi
perché null’altro sia tanto irreale
Perché mi fai questo, Dio?
Perché la donna, il Tuo dono più grande,
è sempre così distante?
Non sono degno?
Tu che più di tutti e più di tutto amasti
ciò che sono e tanto mi volesti,
Tu m’hai rivelato nell’orecchio di una notte
che cosa sia più grande dell’amore
Tu m’hai detto in confidenza
che la legge di natura è un’illusione
l’attrazione fisica e mentale
un tocco del male che nasconde il Tuo grande intento
Tu m’hai detto che la donna
è parte dell’uomo, la parte migliore
ed ella è un Tuo regalo
il più grande a testimonio del Tuo amore
Ed ecco, m’hai detto, venne il tentatore
a confondere i cuori parlando di affetto
d’amore e possessione
e di romanticismo e dell’avida passione
M’hai detto che il Tuo “moltiplicatevi”
è stato dal diavolo frainteso
così che del Tuo miracolo
non restasse che effimera banalità
M’hai detto che amare una donna
amarla come Tu l’intendi
sarebbe la più alta delle preghiere
ed io così bene lo capisco...
Ella è ciò che dovrebbe salvare, hai detto
ed è questo l’unico pensiero
d’avere nel dolce toccarla
ch'altro sarebbe bestemmia e tradimento
Nel dolce dormire guardarla, m’hai insegnato
e pregarTi d’avere l’ardire
tanto poco del Tuo paradiso
d’essere in grado, col Tuo aiuto, d'offrirle
Ed ora e ancora ci penso
e così bene ho chiaro ciò ch’hai detto
ma fa male sapere che le mani
e la mente e la voce che m'hai dato
mai sapranno donare ciò che ho dentro
Ma umile e sfacciato Ti prego
non degno, anch'io d'avere al mio fianco un Tuo dono
che sono solo un figlio
e ho bisogno d'essere salvato |
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