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«E' possibile, ad esempio, conoscere la verità sulla persona che amiamo? Ci viene in soccorso, ancora una volta, Marcel Proust: "I romanzieri spesso ci fanno intendere, in un'introduzione, che viaggiando in un paese lontano hanno incontrato qualcuno che ha raccontato loro la vita di una persona. Lasciano allora la parola a questo amico occasionale, e il racconto che costui fa è esattamente il loro romanzo. Così la vita di Fabrizio del Dongo fu raccontata a Stendhal da un canonico (...) . Quanto vorremmo, quando amiamo, cioè quando l'esistenza di un'altra persona ci sembra misteriosa, trovare un tale narratore informato! E certo costui esiste. Noi stessi non raccontiamo spesso, senza nessuna passione, la vita di questa o quella donna a un nostro amico o a un estraneo che non conoscono niente dei suoi amori e che ci ascoltano con curiosità? (...) Quel narratore esiste sempre... ma noi non lo incontriamo mai" ("Albertine disparue", ed. "Le Livre de Poche", pagg. 224 - 225; mia traduzione) .» |
Inserita il 22/09/2013 |
Chi incendiò Roma, ancora non sappiamo,
neppur come morì Napoleone:
più passa il tempo, più una nebbia fitta
ricopre quegli eventi ormai lontani.
Accade spesso nei rapporti umani:
la verità balbetta e poi sta zitta,
ambigua e muta innanzi a noi si pone,
se qualche informazione le chiediamo. |
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«Roma fu incendiata da Nerone, o dai primi Cristiani? E Napoleone morì di morte naturale, o fu lentamente avvelenato dagli Inglesi? Sono alcuni dei tanti quesiti della storia ancora senza soluzione certa.
La poesia è formata da due quartine di endecasillabi a rime invertite (ABCD DCBA) .» |
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