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Urla d’intesa col silenzio
la menzogna, priva di luce
pura e ricca di aridità.
Eccola, vera e mistica
illudente e povera, implora,
evoca si... e di notte logora.
Sorride al misfatto, sicuro
e vincente, l’albo tradito
in un boato irriverente.
Isolato dal sincero e vero
bisogno, oscurato ogni giorno,
non ritrova più il respiro profondo.
Non per sempre porta lontano
quella menzogna, non ha cuor sano,
tardo sarà quel giorno ché, tenderà la mano. | 
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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«L'uomo o la donna che non ha personalità propria, spesso è vittima della menzogna per farsi strada, pensando che sia l'unico modo per raggiungere i propri scopi: professionali, personali, emotivi, amorosi, economici, ...! Ma anch'essi sono logori della propria sentenza che nei momenti più scuri, portano ad una riflessione che a volte mitiga ad un possibile ritorno alla verità. Bene spesso la mancata riflessione iniziale ed un voler rimediare dopo, diventa troppo tardi. Ardua.» |
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